Roba da Donne lancia il progetto "Donne sostenibili"
Le scelte di acquisto dei consumatori, a livello globale, sono sempre più orientate alla sostenibilità e al digitale.
A dirlo è, tra le altre, la Global Consumer Insights Pulse Survey (marzo 2021), condotta da PwC in 22 Paesi: “In soli sei mesi, da ottobre 2020 a marzo 2021, i consumatori si sono evoluti per essere ancora più digitali ed eco-compatibili. Hanno anche riferito di essere più attenti al prezzo, alla salute, ai valori e alle realtà locali”, dichiara la ricerca.
Colpa - e forse unico ‘merito’ - della pandemia, che ha costretto alcuni trend già in atto a subire un’accelerazione e a creare un nuovo “consumatore globale” molto più esigente nei confronti di brand e aziende.
Ma forse è più lungimirante parlare di “consumatrice tipo” visto che, come fa notare in modo ricorsivo Bridget Brennan dalle autorevoli pagine di Forbes, “la maggior parte delle scelte di consumo sono operate da donne”.
Il profilo della consumatrice italiana sostenibile e digitale
A confermare la tendenza italiana “green e blue” (vista la centralità della questione oceani e acque) è la survey realizzata a giugno 2021 da Roba da Donne presso la community Instagram del magazine, composta per il 96,5% di donne - 25-34 anni (42,8%); 34-44 (22%); 18-24 (16,2%).
Sulla base delle risposte ricevute, Roba da Donne ha potuto tracciare il profilo tipo della consumatrice digitale e sostenibile italiana, sintetizzato di seguito:
a) Sensibilità green
- 55,45%: tiene conto dell'impatto ambientale delle proprie scelte d'acquisto;
- 82,31%: è interessata a consigli per rendere più green le proprie abitudini.
b) Abitudini sostenibili
- 62,98%: esegue in modo meticoloso la raccolta differenziata;
- 35,30%: fa il possibile per spostarsi in modo sostenibile e green;
- 69,73%: pensa sia molto importante mangiare in modo sostenibile.
c) Scelte di acquisto
- 75,05%: fa attenzione alla sostenibilità dei materiali dei prodotti;
- 76,37%: preferisce prodotti per la cura personale e della casa bio ed ecologici;
- 23,63%: predilige prodotti no pack o ricaricabili;
- 44,40%: controlla la sostenibilità dei prodotti alimentari che acquista;
- 25,19%: acquista prodotti a KM0.
d) Driver di acquisto aspirazionali
- 96,39%: afferma che se i cibi sostenibili fossero più accessibili ed economici li comprerebbe più spesso;
- 83,74%: afferma che se i trasporti green fossero più accessibili ed economici li utilizzerebbe più spesso.
e) Resistenze
- 11,91%: acquista spesso capi di seconda mano;
- 52,44%: non lo fa mai.
Pur con alcune abitudini resistenti, la survey di Roba da Donne tratteggia il profilo di una consumatrice digitale sempre più green che, non a caso, dati alla mano, appartiene per la maggior parte alle due generazioni - Millennials e Generazione Z - che hanno rivoluzionato radicalmente il mercato ed esigono un dialogo diretto e trasparente con brand, aziende e istituzioni.
Per intercettare le istanze di questa utenza, sempre più consapevole, Roba da Donne ha dato vita a due progetti che mettono al centro lo stretto legame tra donne e sostenibilità:
- Metti in circolo - Osservatorio permanente e punto di riferimento della community di Roba da Donne in cui trovare news, dati, normative, iniziative e modelli virtuosi di economia circolare e sostenibilità.
- Donne sostenibili (NEW!) - Web serie di video interviste che dà voce alle realtà sostenibili del territorio italiano: dalla microimprenditoria a grandi brand, da singole figure professionali ad aziende, enti e istituzioni che stanno costruendo o evolvendo il loro business e la loro mission in sinergia con gli obiettivi inderogabili dell’Agenda Europea per il 2030.
Il progetto Donne Sostenibili è stato inaugurato con la ricostruzione della breve ma fervente storia di République Fabrique, microimpresa femminile tessile italiana nata da zero grazie al pensiero imprenditoriale delle due socie fondatrici.
L’intervista è stata realizzata grazie al supporto di Global Thinking Foundation che, dal 2016, sostiene, patrocina e organizza progetti per l’alfabetizzazione finanziaria di fasce deboli, in particolare donne, cui è dedicato il percorso di formazione ‘Donne al quadrato’ promosso nel video.