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28/11/2025

Ecco Reputation Index, per misurare la reputazione di manager e organizzazioni

Sviluppato da un’intuizione di Andrea Camaiora, Ceo di The Skill, analizza, grazie a un mix di intelligenza artificiale e competenza umana, il risultato di scelte e strategie attuate nel trimestre

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Uno strumento nuovo, messo a punto per rilevare l’andamento della reputazione di manager e organizzazioni come imprese e associazioni. The Skill annuncia la pubblicazione del primo report trimestrale di Reputation Index, un osservatorio che misura, grazie a un mix di intelligenza artificiale e competenza umana, il risultato di scelte e strategie attuate nel trimestre, una novità nata in ottobre in occasione della manifestazione “Il Decamerone delle Idee”.

Reputation Index, sviluppato da un’intuizione del Ceo di The Skill, Andrea Camaiora, si avvale di un board chiamato a interpretare l’eco mediatica con rigore professionale, composto, tra gli altri, da Guido Carlo Alleva (penalista), Isabella Bertolini (consigliera del CSM), Giuseppe Catalano (segretario CdA di Generali), Giovanni Cioffi (comunicatore, The Skill), Francesco Del Vigo (vicedirettore de Il Giornale), Paola Mascaro (past president di Valore D), Antonio Sciuto (manager AI) e Francesco Tufarelli (direttore generale, Presidenza del Consiglio dei Ministri).

Il metodo integra una componente algoritmica, che pondera visibilità, sentiment, autorevolezza delle fonti, coerenza ESG e risultati, con la valutazione qualitativa del board a cui, ogni trimestre, l’Area di Reputation management di The Skill, diretta da Giovanni Cioffi, sottopone una mappatura di manager e organizzazioni suddivisi in cinque ambiti di analisi: Scienze della vita, Ambiente & Energia, Infrastrutture & Trasporti, Industria & Innovazione, Economia & Impresa. Lo studio aggrega stampa cartacea e digitale, televisione, radio, podcast e conversazioni social; i punteggi prodotti dall’algoritmo vengono riesaminati dagli esperti che possono assegnare voti motivati per valorizzare contesto, coerenza ed execution. Ne nasce un indice robusto, replicabile, capace di cogliere le sfumature che un semplice monitoraggio non restituirebbe.

“L’obiettivo del barometro di ‘Reputation Index’ - spiega Andrea Camaiora - non è promuovere o bocciare, ma offrire una lettura tendenziale che chiarisca chi avanza e chi arretra, evidenziando leve e rischi reputazionali nelle cinque aree considerate”.

I primi risultati di Reputation Index

I risultati riferiti alla prima rilevazione, relativa al trimestre agosto–ottobre 2025, mostrano, in Industria & Innovazione, la traiettoria dell’ad del Gruppo Poste, Matteo Del Fante (94,40 pt) e la trasformazione impressa all’organizzazione da parte dell’ad di Fincantieri, Pierroberto Folgiero (56,0 pt, voto Board +4). In Economia & Impresa si distingue l’amministratore delegato di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi (84,9 pt, voto Board +6). Nel perimetro Scienze della vita spiccano il presidente di Farmindustria Marcello Cattani (91,65 pt) e l’ad di Msd Italia e vice presidente di Assolombarda, Nicoletta Luppi (61,2 pt, voto Board +6). Sempre in Economia & Impresa, il reputation index premia Dario Scannapieco (75,40 pt), confermando così l’efficacia della regia di CDP, e l’ad di Intesa San Paolo, Carlo Messina (59 pt). 

In Ambiente & Energia, ad essere premiato dal reputation index è l’ad di Enel, Flavio Cattaneo (45 punti). Singolare la situazione del settore Infrastrutture & Trasporti in cui il punteggi personali di Pietro Salini, ad di Webuild, con 38 pt, e di Arrigo Giana (Ad ASPI), con 21,7 punti, risentono degli strascichi mediatici che hanno colpito i rispettivi brand. L’Index fotografa anche aree critiche con saldo negativo: in Scienze della vita viene sottolineata la fragilità di Domenico Mantoan, già dg Agenas (-38 pt) e in Economia & Impresa Andrea Orcel, ad di UniCredit (-41,4 pt).

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