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03/12/2025
di Teresa Nappi

Pubblicità: tv lineare e advanced vanno a bracetto, sul second screen spazio alla sperimentazione

Secondo un'analisi di Adjinn, il video si conferma centrale nella strategia di comunicazione delle imprese. Dal Sasso: “Advanced TV e Display non sono mondi alternativi, ma anime complementari. La sfida per i brand sarà integrarli”

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Il video continua a essere il cuore pulsante della comunicazione delle aziende italiane. Lo conferma l’analisi di Adjinn (Minerva Insights Group), che ha contribuito all’Annuario della TV 2025 di CeRTA con uno studio dedicato all’evoluzione del video advertising digitale nei primi otto mesi dell’anno.

Secondo quanto ricordato da UNA, il comparto video in Italia vale oggi circa 6,4 miliardi di euro (leggi anche qui), con la componente TV che rappresenta il 65% del totale. Un dato che testimonia come il primo schermo continui a guidare la strategia delle aziende, mentre il digitale amplia spazi, linguaggi e opportunità.

Advanced TV e Video Display: due ecosistemi, due approcci

Adjinn ha analizzato le differenze tra Video Display Digitale (second screen) e Advanced TV (primo schermo), tracciando confini e complementarità.

  • Formati: la Advanced TV mostra una forte continuità con il modello televisivo: formati standardizzati, durate comprese tra 19 e 23 secondi a seconda delle piattaforme. Un’eccezione è YouTube, che tende verso spot più brevi e ritmati. Nel Display, invece, prevale la sperimentazione: durate molto variabili, dai 10 ai 50 secondi, con alcuni settori – come i servizi professionali – che si spingono verso formati più lunghi.
  • Categorie merceologiche: sul primo schermo domina una gerarchia tradizionale: Food & Beverage, seguito da GDO, Editoria, Automotive, Bellezza & Igiene. Il secondo schermo si caratterizza invece per una frammentazione elevata: Automotive e Food & Beverage restano forti, ma altri comparti - come il Turismo - emergono in momenti stagionali.
  • Advertiser: l’Advanced TV è territorio dei grandi investitori, che spesso replicano le campagne lineari. Nel Display, invece, cresce la coda lunga, con un numero maggiore di advertiser attivi e strategie più varie.

Le implicazioni per i brand

I dati indicano chiaramente due ruoli distinti ma complementari. Da un lato, la Advanced TV si configura come estensione naturale della TV tradizionale, garantendo continuità di linguaggio e riconoscibilità. Dall’altro, il Video Display diventa un laboratorio tattico e creativo, in cui sperimentare durate, storytelling e approcci visivi più flessibili.

Una dinamica che, se orchestrata correttamente, può potenziare l’efficacia complessiva delle campagne.

Come sintetizza Alberto Dal Sasso, CEO di Minerva Insights Italy: “Advanced TV e Display non sono mondi alternativi, ma due anime complementari della pubblicità video digitale. La sfida per i brand sarà integrare queste decisioni in strategie multicanale coerenti, capaci di sfruttare le coperture della prima e la flessibilità creativa della seconda”.

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