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02/02/2024
di Annalisa Pomponio

Gen Z: la ricerca di Storeis svela trend e abitudini di consumo

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La Gen Z è la generazione più connessa di sempre: nati tra il 1996 e il 2010, non conoscono un mondo senza internet, social media e smartphone. Cresciuti in un contesto caratterizzato da ansia climatica, un panorama finanziario mutevole e dalla pandemia,  la loro visione del mondo e la loro identità sono state plasmate dalla costante esposizione a una vasta gamma di informazioni e punti di vista.   

Per conoscere una delle generazioni più sfuggenti e complicate da raggiungere per i brand, la società di consulenza ecommerce Storeis ha individuato all’interno dell’ultimo Insight report “Conquistare la Gen Z: cultura, trend e comportamenti” i principali insights in merito ai loro comportamenti online, alle loro abitudini di consumo e alle incongruenze che spesso emergono tra ciò che raccontano e il modo in cui poi agiscono. 

I VIDEO SONO LA LORO FINESTRA SUL MONDO  

Primo insight è il ruolo preponderante dei contenuti video, che rappresentano per i giovani il loro modo di connettersi con il resto del mondo e, non a caso, YouTube spicca come la piattaforma più utilizzata. Secondo GWI, Instagram è il social media preferito in assoluto dalla Gen Z, con il 29% delle preferenze. Ciononostante TikTok continua a guadagnare popolarità, con una crescita del +33% di preferenza rispetto al 2021.  

GUARDANO CON NOSTALGIA AGLI ANNI '90, NONOSTANTE LA MAGGIOR PARTE DI ESSI SIA NATA DOPO IL 2000 

Y2K” è il trend del momento: la Gen Z ha riportato in auge la moda e la musica degli anni '90, ma con la volontà di “riparare” agli eccessi del 2000. Non più quindi skinny jeans e vita bassa, ma maggiore inclusività anche nell’abbigliamento: il 37% dei Gen Z guarda con nostalgia ad un’epoca percepita come più semplice e spensierata, senza lo stress da confronto quotidiano dei social media.   

LA GEN Z DETESTA IL LINGUAGGIO VISIVO DEI MILLENNIALS E RICERCA UNA REALTÀ PIÙ AUTENTICA E DISORDINATA 

“La tipica immagine scattata dalla Gen Z è scura, completamente senza filtri, senza alcuna posa ma anzi, con focus su un singolo dettaglio all’apparenza irrilevante. Questo desiderio di autenticità si estende a qualsiasi ambito, dal beauty all’interior design, e permette di dare forma a una “realtà disordinata” che si vuole staccarsi dalla ricerca della perfezione e del “momento instagrammabile”  che caratterizza i Millennials”.  

MUSICA E PODCAST RISENTONO DELL’INFLUENZA DI TIKTOK  

Secondo Spotify, nel 2023 la Gen Z italiana ha ascoltato 3 miliardi di episodi di podcast, un trend in forte crescita con un incremento del +76% rispetto al 2022, ma il dato più curioso riguarda la fruizione musicale: il 59% dei Gen Z italiani ascolta "canzoni velocizzate" su Spotify (molto più dei Millennials, al 38%); la Gen Z ama essere protagonista e romanticizzare le situazioni che vive: il 79% delle playlist Spotify con il termine “POV” nel titolo sono state create proprio dai giovanissimi. La Gen Z inoltre ama condividere: il 65% degli utenti che utilizzano le playlist "Blend" - ossia le playlist condivise che si aggiornano ogni giorno combinano la musica ascoltata da più persone - fa parte di questa generazione.

 

COME CREARE UN BRAND GEN Z FRIENDLY? 

Le aspettative sui brand sono altissime, e Storeis riepiloga i punti salienti per riuscire a conquistare una generazione così sfaccettata: coinvolgere creator per raccontarsi sotto una veste più ironica e trasparente; sfruttare i video, e in particolare TikTok, per mostrare i dietro le quinte e farli sentire coinvolti e ascoltati tanto online quanto offline. 

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