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Il Search Marketing sta vivendo un momento di grande cambiamento, in cui la Generative AI e il natural language processing stanno cambiando le regole del gioco, aprendo nuove possibilità agli inserzionisti.
Una rivoluzione che, secondo Warc, si rispecchierà anche sui numeri del comparto. La società stima infatti che il mercato della pubblicità search raggiungerà un valore globale di 350,4 miliardi di dollari quest’anno (256,5 miliardi se si considera solo la search "tradizionale", escludendo il Retail Media), con un aumento del 6,2%, a fronte di un andamento positivo molto più contenuto per la spesa pubblicitaria digitale in generale, che si stima crescerà del 2,9% a 907,2 miliardi di dollari.
La pubblicità Search tra intelligenza artificiale e Retail Media
Al brillante momento della pubblicità Search sta concorrendo anche un altro fattore, in netta ascesa: quello del Retail Media, che ha operato un’importante trasformazione del mercato della Search Advertising negli ultimi anni. Secondo Warc, quest’anno più di un quarto del business totale Search (26,8%) verrà proprio del Retail Media, stimato a 93,8 miliardi di dollari.
Numeri in crescita che rivelano un maggiore impegno economico dei brand su questo settore, e d’altra parte anche un aumento del numero di piattaforme operative.
Un’esperienza di ricerca frammentata su più piattaforme
Il pubblico più giovane, oggi, preferisce cercare informazioni e ispirazione su piattaforme visive, come TikTok, Instagram, Pinterest e YouTube, e questo porta l’esperienza di ricerca a diventare un vero e proprio “sistema di esplorazione”, con la necessità di realizzare molteplici, e diverse tra loro, strategie search in base alla categoria di prodotto e all’audience di riferimento.
In questo contesto, il predominio di Google nel mercato della pubblicità Search viene messo alla prova. Secondo Warc, se Big G pur continua a rimanere la forza dominante nel settore, con una stima di fatturato pubblictario di 176,4 miliardi di dollari quest’anno, la sua quota sul totale Search – Retail Media incluso – si prevede scenderà dal 51% del 2021 al 50,4% del 2023. Inoltre, quest’anno il 53% degli advertiser intervistati da Warc ha affermato di volere aumentare gli investimenti adv su Google, un dato in calo rispetto al 59% dello scorso anno.
L’avvento della Generative AI
Come dicevamo all’inizio, la Generative AI sta segnando una fondamentale evoluzione all’interno del comparto Search, e già da qualche tempo è iniziata la corsa a chi sviluppa il chatbot search con intelligenza artificiale più avanzato.
Tra questi c’è sicuramente Microsoft, che sta testando – anche a livello pubblicitario, peraltro – l’inserimento di ChatGPT nel suo motore di ricerca Bing. Questa innovazione porterà Mountain View a guadagnare, secondo Warc, quest’anno il 5,2% delle quote di mercato search. Un aumento, seppur piccolo, che comunque inizia a destare qualche piccola preoccupazione in Google, che non a caso ultimamente ha accelerato la roadmap di lancio di Bard, il suo chatbot di intelligenza artificiale.