Foto Getty Images fornita da Warner Bros. Discovery
Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha assegnato i diritti media in Europa per le quattro edizioni dei Giochi Olimpici del periodo 2026/2032 a European Broadcasting Union (EBU) e a Warner Bros. Discovery.
Una novità che riporta le Olimpiadi in chiaro sulla Rai: l'emittente pubblica nazionale (che ha già in portafoglio i diritti in chiaro delle Olimpiadi di Parigi 2024, che garantiranno ai telespettatori la visione di 360 ore di gare) si è aggiudicata così i diritti free-to-air dei prossimi Giochi fino al 2032, a partire da Milano Cortina 2026 (per un totale di 250 ore di trasmissione).
A seguito del bando di gara pubblicato dai CIO, l'EBU e Warner Bros. Discovery avevano presentato un'offerta congiunta per l'acquisizione dei diritti media in 49 Paesi europei (Italia inclusa) dei XXV Giochi Olimpici Invernali di Milano Cortina 2026, dei Giochi della XXXIV Olimpiade di Los Angeles 2028, dei XXVI Giochi Olimpici Invernali del 2030 e dei Giochi della XXXV Olimpiade di Brisbane 2032, nonché dei Giochi Olimpici Giovanili del periodo 2026/2032.
«Siamo lieti di aver raggiunto un accordo di lungo periodo con due delle principali società media al mondo – afferma il Presidente del CIO Thomas Bach –. L'EBU e i suoi partner garantiranno un'impareggiabile esperienza in tutta Europa, mentre Warner Bros. Discovery, grazie alla recente fusione tra Warner Media e Discovery, rappresenta una delle più grandi società di media e intrattenimento al mondo per tutti i generi e su ogni piattaforma. Ciò dimostra il fascino immutato dei Giochi Olimpici in Europa e poiché il CIO ridistribuisce il 90% dei ricavi generati, questo accordo a lungo termine fornirà anche una stabilità finanziaria fondamentale al movimento sportivo in generale e, in ultima analisi, per gli atleti stessi».
Il nuovo accordo garantirà la trasmissione in chiaro dei Giochi Olimpici attraverso la rete di emittenti di servizio pubblico dell'EBU (Rai inclusa), la maggior parte delle quali ha assicurato la copertura delle ultime tre edizioni dei Giochi Olimpici in collaborazione con il CIO e Warner Bros. Discovery.
A partire dal 2026, EBU deterrà i diritti in chiaro delle piattaforme televisive e digitali. Ogni membro dell’European Broadcasting Union trasmetterà oltre 200 ore di copertura dei Giochi Olimpici estivi e almeno 100 ore di quelli Invernali con un'ampia copertura radiofonica, live streaming ed editoriale su piattaforme web, app e social media.
Delphine Ernotte Cunci, presidente dell'European Broadcasting Union e CEO di France Télévisions, ha dichiarato: «Siamo orgogliosi di aver assicurato al pubblico la trasmissione dei Giochi Olimpici in chiaro fino al 2032. Questo accordo rappresenta una svolta per i media del servizio pubblico, dimostrando la forza e l’unione della nostra Union. Grazie ai suoi partner, l'EBU ha il potenziale per raggiungere oltre un miliardo di spettatori in tutta Europa attraverso piattaforme lineari e non lineari. Ecco perché sono molto lieta di accogliere questa partnership con il CIO e Warner Bros. Discovery per cogliere il più ampio pubblico possibile in tutta Europa».
Per Warner Bros. Discovery, l'annuncio di oggi rafforza il ruolo di Home of the Olympics in Europa sull’onda della crescita record dell'audience e del pubblico digital delle ultime tre edizioni, verso i Giochi Olimpici di Parigi 2024. In base al nuovo accordo, solo su Warner Bros. Discovery si potrà vedere ogni istante dei Giochi Olimpici, in live streaming sulle sue piattaforme digitali come discovery+, e in diretta pay-tv sui suoi canali pay come Eurosport.
«Come Home of the Olympics, siamo lieti di estendere il nostro rapporto con il Comitato Olimpico Internazionale fino al 2032 - commenta Andrew Georgiou President e Managing Director di Warner Bros. Discovery Sports Europe -. In attesa di quelli che si preannunciano gli straordinari Giochi Olimpici di Parigi 2024, siamo felici che Warner Bros. Discovery rimanga l'unico luogo in cui i fan potranno seguire ogni momento delle quattro edizioni successive. Siamo grati di collaborare con l'European Broadcasting Union e i suoi partner nelle prossime tappe del nostro percorso olimpico, estendendo l'impegno preso insieme al CIO nel 2015 di raggiungere il più ampio numero di spettatori, grazie a una copertura estesa e accessibile dei Giochi Olimpici».