Si profila finalmente una svolta nell’annosa questione della rilevazione degli ascolti radiofonici. “Ci siamo incontrati con gli altri editori e stiamo lavorando per approdare tutti in un Jic (Joint Industry Committee), a partire dal 2025. E Rai ne farà parte”, ha detto Roberto Sergio, a.d. dell’emittente pubblica, in un’intervista uscita mercoledì sul Sole 24 Ore.
Nessun rientro nell’attuale TER (il raggruppamento “consortile” tra gli editori radio che fornisce l’attuale ricerca sulle audience, da cui Rai è polemicamente uscita quest’anno) quindi, ma partecipazione alla creazione di una nuova piattaforma di rilevazione degli ascolti moderna e adeguata ai tempi, come richiesto peraltro da AgCom e con l’importante coinvolgimento di Upa.
Successivamente Federico Di Chio, Direttore Marketing Strategico Mediaset, ha illustrato ulteriori dettagli sulla situazione nel corso dell’incontro con la stampa organizzato dal Biscione per fare il punto sul suo sviluppo digitale. “Abbiamo fatto un incontro in Agcom lo scorso lunedì, abbiamo definito una roadmap impegnativa. L’obiettivo è costituire il nuovo JIC in primavera, mentre la ricerca dovrebbe partire con i dati di gennaio 2025”.
Secondo quanto riferito da Di Chio, in questo quadro TER potrebbe restare, seppure con una natura diversa dall’attuale: sarebbe la “casa comune” degli editori (inclusa la Rai) che deterrebbe il 50% del nuovo JIC, con la metà restante delle quote distribuite tra UPA (in rappresentanza degli investitori pubblicitari) e UNA (centri media). Non è escluso che il nuovo JIC possa chiamarsi Audiradio, ripescando il nome dalla vecchia società di rilevazione dal cui default aveva preso vita, nel 2016, l’attuale TER.