Gruppo 24 Ore aggiorna il piano industriale 2020-2023, approvato lo scorso 12 marzo, recependo i possibili impatti sul bilancio della crisi sanitaria legata al diffondersi del Covid-19.
I dati consuntivi dei primi mesi del 2020, il rallentamento dell’economia a seguito della pandemia e le stime aggiornate degli analisti, si legge in una nota dell’editrice di Confindustria guidata dall'a.d. Giuseppe Cerbone, hanno imposto un aggiornamento delle previsioni da parte del management della Società, seppur all’interno di un contesto generale di riferimento che rimane ancora molto incerto.
Gruppo 24 Ore conta dunque di chiudere l’anno con ricavi pari a 178 milioni di euro (contro i 210 ipotizzati a marzo), in calo del 10,6%, per arrivare nel 2023 a 234 milioni (prima la previsione era di 238 milioni). Il nuovo piano 2020-2023 prevede un cagr 2019-2023 dei ricavi consolidati in crescita del 4,1% (in leggera riduzione rispetto al +4,6% del Piano 2020-2023 pre-Covid) e conferma il progressivo miglioramento dei margini operativi anche grazie alle maggiori efficienze conseguibili nei costi diretti e operativi in particolare delle strutture centrali e alla riduzione strutturale del costo del lavoro di tutte le categorie di dipendenti.
Confermati gli obiettivi di medio-lungo periodo
L’aggiornamento del piano conferma sostanzialmente le linee guida strategiche e gli obiettivi di medio-lungo periodo del Piano 2020-2023 pre-Covid.
La situazione di emergenza ha tuttavia portato ad una revisione delle previsioni di ricavi, in particolare per l’esercizio 2020, caratterizzato in misura significativa dal repentino peggioramento della raccolta pubblicitaria, dall’abbassamento delle proiezioni per l’area Tax&Legal seppur in maniera inferiore alla pubblicità, dalla chiusura del Mudec (in conformità con l’ordinanza del 23/2/2020 del Ministero della Salute e del Presidente della Regione Lombardia ed i successivi provvedimenti di legge) e quindi dalla cancellazione o rinvio delle mostre espositive calendarizzate, e dalla sospensione delle manifestazioni ed eventi fisici previsti nel Piano pre-Covid. Queste sono state in parte riprogrammate nel corso dell’esercizio, in parte posticipate al 2021.
Inoltre, le potenzialità offerte dall’online hanno consentito di introdurre nuove iniziative e accelerare lo sviluppo in ambito digital, portando così a una rivisitazione e realizzazione di alcune iniziative e attività tradizionali in chiave digitale. Anche per questo motivo Gruppo 24 Ore si attende che la riduzione attesa nei ricavi rispetto alle previsioni del Piano 2020-2023 pre-Covid possa essere quasi integralmente recuperata nel corso del triennio 2021-2023, ferme restando le previsioni di un calo significativo nel 2020.
Il taglio dei costi e il piano di investimenti
Al fine di mitigare gli impatti negativi dell’emergenza Covid-19 sui risultati economici, patrimoniali e finanziari della società, il management ha tempestivamente identificato e avviato, già a partire dal mese di marzo, una serie di ulteriori azioni volte al contenimento di tutti i costi di natura discrezionale e alla riduzione strutturale dei costi diretti, operativi e del costo del lavoro i cui benefici sono stati coerentemente riflessi nel nuovo piano. In aggiunta, e con particolare riguardo all’anno 2020 e al costo del personale, sono state avviate azioni temporanee di riduzione di costo per tutte le categorie di dipendenti.
La società ha inoltre rivisto il programma degli investimenti per l’anno in corso rimodulandoli sull’orizzonte di Piano 2020-2023, pur mantenendo l’importo complessivo sostanzialmente in linea con gli obiettivi pre-Covid al fine di consentire lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi. La posizione finanziaria netta è attesa in peggioramento nel 2020 (in linea con il piano pre-Covid) rispetto al 31 dicembre 2019, per effetto degli investimenti previsti e degli esborsi connessi alle uscite anticipate del personale, per poi migliorare negli esercizi seguenti durante l’arco di piano.
I finanziamenti
Al di fine di rafforzare la solidità finanziaria, Gruppo 24 Ore ha inoltre chiesto l'8 maggio
un finanziamento con garanzia Sace come previsto dal Decreto Liquidità, oltre ad effettuare una richiesta di proroga della linea di cartolarizzazione dei crediti commerciali oltre la scadenza attualmente prevista al 31 dicembre 2020. Il nuovo piano non consente infine il rispetto dei parametri finanziari stabiliti nei covenant in essere e per i quali peraltro la società aveva già avanzato l’8 maggio scorso formale richiesta alle banche finanziatrici di sospensione della rilevazione alla data del 30 giugno 2020. Gruppo 24 Ore chiede ora la la modifica del valore del parametro finanziario stabilito per il covenant del patrimonio netto al 30 giugno 2020 portandolo da 30 milioni di euro a 24 milioni.