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30/06/2022
di Simone Freddi

Mediaset chiude il semestre con raccolta in linea e lancia la nuova stagione tv: tornano Ciao Darwin e La Talpa

Tante conferme nei palinsesti del Biscione, sulla scia delle soddisfacenti performance economiche e di audience. Pier Silvio Berlusconi sulla strategia europea: «Con Mfe potremo creare una piattaforma commerciale e tecnologia globale»

L'a.d. di Mfe Pier Silvio Berlusconi

L'a.d. di Mfe Pier Silvio Berlusconi

Dopo l’approvazione del bilancio 2021, che ha visto il ritorno al dividendo e utili più che raddoppiati a 360 milioni di euro, Mediaset sembra navigare in acque tranquille anche nella prima parte del 2022, con ascolti in crescita e performance pubblicitarie solide che nel nostro Paese garantiranno per il primo semestre una raccolta in linea con quella del 2021, nonostante le incertezze derivanti dalla guerra in Ucraina.

Non stupisce quindi che la nuova stagione tv al via il prossimo autunno, presentata ieri a Cologno, sia all’insegna della continuità, con poche - ma interessanti - novità a rinfrescare l'attuale impostazione di tutte e tre le reti generaliste.

Leadeship nazionale, dimensione Europea

«Gli ultimi 2 anni sono stati tostissimi . ha spiegato l’a.d. di Mfe Pier Silvio Berlusconi -. Abbiamo dovuto fronteggiare sia il calo della pubblicità che dell’attenzione del pubblico, distratto dai nuovi device. Abbiamo razionalizzato i costi, ma senza toccare l’occupazione, abbiamo inserito una nuova marcia in termini di intensità editoriale, trovando lucidità e forza di ripartire».

Merito del sistema di comunicazione incrociato tra tv, internet e radio, dove il gruppo di Cologno ha una posizione di leadership: «Siamo il primo broadcaster commerciale in Europa con il 34,7% di share nelle 24 ore in Italia. Mediaset Espana, con il 28,2%, è il secondo - ha proseguito Berlusconi -. Siamo i primi anche per contenuti autoprodotti e con oltre 10mila ore di programmi raggiungiamo ogni settimana il 95% degli italiani, grazie a un parco mezzi unico e fortemente complementare. E poi» ha aggiunto ancora l’a.d. di Mfe «c’è la nostra arma segreta: Publitalia, la concessionaria più evoluta in Europa».

Nel 2021 gli utili di Mfe sono saliti a 373 milioni, il 96% in più rispetto al 2019, prima della pandemia. Guardando al futuro «la strada resta tostissima, ma stiamo lavorando con coraggio a un nuovo sviluppo internazionale per continuare a crescere», ha spiegato Pier Silvio Berlusconi, confermando che la strada è tracciata: leadhership nazionale, dimensione europea.

Intanto, oggi, termina l’offerta di acquisto e scambio su Mediaset Espana (controllata al 56% da Mfe). “Con Mfe potremo creare un polo paneropeo composto di tv nazionali che beneficiano di una piattaforma commerciale e tecnologia globale, con sistemi di comunicazione integrati. Dovremo investire in tecnologia, nei dati e nella produzione di contenuti locali per affrontare con solidità la competizione internazionale. La crescita è l’unica via per dare vita a un soggetto europeo capace di sedersi allo stesso tavolo delle big del digitale».

Le novità della nuova stagione tv: per Chiambretti uno show con i bambini

Per quanto riguarda la stagione tv 2022-2023, nell’ambito di un palinsesto che ricalca in gran parte quanto visto quest’anno, non mancano comunque delle novità "gustose" nella prima serata di Canale 5: in autunno partirà il un nuovo show di Piero Chiambretti, “Talentissimo Me” che vedrà l’intrattenitore aostano cimentarsi con il mondo e i talenti dei bambini. In primavera, tornano due format di grande successo: il reality show “La Talpa”, ma in una nuova versione rinnovata grazie alla produzione della Fascino di Maria De Filippi, e il varietà campione d’ascolti Ciao Darwin.

E, a proposito di ritorni, in primavera i nostalgici di Mai Dire Gol troveranno pane per i loro denti, grazie ad un format-evento per celebrare i 30 anni della trasmissione che, nella prima serata della rete ammiraglia, metterà di nuovo insieme la Gialappa’s e tutti i comici storici della trasmissione. Si parla di tre o quattro puntate.

Su Italia 1, che si conferma la rete più capace di intercettare l’attenzione del target giovane come hanno dimostrato martedì gli ottimi ascolti del concerto Love Mi organizzato da Fedez e J-Ax, la novità più rilevante è “Mia mamma e tuo papà”, uno show originale che unisce le caratteristiche del reality show con delle modalità inedite di interazione tra genitori e figli.

La pubblicità, Stefano Sala: «Per l’autunno non vediamo grossi segnali di rallentamento»

Capitolo pubblicità: dopo un 2021 chiuso con una raccolta che in Italia ha sfiorato i 2 miliardi di euro lordi, cifra che ha permesso a Mediaset di accrescere di 2,2 punti percentuali la sua quota di mercato (dal 30% del 2019 al 32,2% del 2021), anche quest’anno il Biscione viaggia sopra la media del settore televisivo e, nonostante un rallentamento degli investimenti nell’ultima parte del secondo trimestre, chiuderà la prima metà dell’anno con un risultato in linea con l’anno scorso

Più in particolare, come ha spiegato l’a.d. di Publitalia ’80 Stefano Sala, la raccolta televisiva (che ad aprile secondo Nielsen segnava +0,5% sul 2021, rispetto al -3,3% del mercato) al giro di boa della stagione sarà grossomodo “flat”, scontando un mese di giugno piuttosto debole, in cui gli effetti della guerra stanno evidentemente iniziando a farsi sentire specialmente sul settore dei beni alimentari.

Oltre al food, anche l’automotive continua ad essere particolarmente debole (con una spesa che ad oggi è inferiore del 30% circa rispetto al già pessimo 2021), in parte compensati dalla vitalità dei servizi, dal travel alle telecomunicazioni e sorprattutto all’ecommerce, «che ormai vale il 10,15% del mercato», ha detto Sala. Per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria legata alla Serie A nell'ambito dell'accordo stipulato con DAZN, Sala ha rivelato «Siamo molto soddisfatti, la raccolta è stata di oltre 80 milioni di euro, una cifra più alta di quello che ci aspettavamo al primo anno. E' più di quanto realizzava la concessionaria precedente (Sky Media, ndr), e i clienti sono passati da 84 a 197». 

Per quanto riguarda gli altri mezzi, l’andamento segue sostanzialmente le media di mercato, con la radio a +3,8% tra gennaio e aprile (“e in questo caso un giugno in crescita double digit”, ha detto Sala) e il digital (che attraverso Mediamond vale circa 100 milioni all’anno) a +1,5% nello stesso periodo.

«Per la fine dell’anno non è possibile fare previsioni oggi: si naviga a vista, ma al momento di grossi segnali di rallentamento per l’autunno non ne vediamo», ha concluso Sala.

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