Il futuro di MFE, MediaForEurope? Il core business della televisione generalista e, necessariamente, il progetto di un hub europeo di broadcaster nazionali, «l’unica via percorribile oggi per contrastare il predominio dei giganti del web nel settore dalla pubblicità». A ribadirlo è stato Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di MFE, ieri sera nel corso della presentazione dei palinsesti di Mediaset della prossima stagione.
Portata a termine la fusione con Mediaset España, le attenzioni del gruppo sono ora tutte rivolte alla Germania, dove MFE è da tempo il primo azionista di ProSieben (con una quota ormai prossima al 30%) ma dove sino ad oggi non ha rivestito alcun ruolo nella gestione della società. «Siamo azionisti di lungo termine di ProSieben, perché la Germania è un mercato che non può mancare nel nostro progetto di hub internazionale di televisioni nazionali, non solo per una questione di ottimizzazione di costi, ma soprattutto per quelle sinergie che si verrebbero a creare per sostenere gli investimenti industriali necessari per tenere testa ai giganti del web. Dunque, il nostro obiettivo è finalizzare il nostro progetto industriale, come ci arriveremo non conta, l’importante è che avvenga e il prima possibile. Al riguardo noto con piacere che il nuovo management di ProSieben (di recente si sono insediati Bert Habets come Ceo, Andreas Wiele come presidente e un nuovo consiglio di sorveglianza di 9 membri di cui due indicati da Mfe e uno dal gruppo ceco Ppf, ndr) è più aperto e disponibile rispetto al precedente».
L’ingresso di ProSieben permetterebbe infatti a MFE di poter contare su un’audience di oltre 200 milioni di persone, tra Italia, Spagna, Germania, Austria e Svizzera, una platea di potenziali consumatori con cui ingolosire quegli inserzionisti internazionali che la società conta di far diventare suoi clienti con la nuova concessionaria MFE Advertising, la cui recente costituzione è stata annunciata da Pier Silvio Berlusconi come una delle più importanti novità del gruppo.
MFE Advertising, ha spiegato a margine della presentazione Stefano Sala, scelto come Ceo della newco, è il nuovo hub europeo di MFE per la pubblicità, «una struttura internazionale che nasce per coordinare il lavoro di tutte le concessionarie nazionali, che continueranno ad operare nelle rispettive aree di competenza, e soprattutto per raccogliere l’advertising in più mercati e dunque venire incontro a quei clienti che pianificano campagne globali». L’obiettivo è contrastare i big del digitale e diventarne concorrenti per l’acquisizione dei grandi budget delle multinazionali. In MFE Advertising opereranno un Digital Media Hub, per le attività nell’ambito dei dati, delle nuove piattaforme tecnologiche e della pubblicità programmatica, un Marketing Media Hub e un Commercial Media Hub, affidati rispettivamente alla responsabilità di Paola Colombo, Matteo Cardani e Michele Giraudo.
Nell’ambito del piano di sviluppo internazionale il gruppo potrebbe presto avanzare un’offerta per l’acquisizione delle radio del gruppo spagnolo Prisa, «non confermo», ha risposto Pier Silvio Berlusconi, «ma non posso certo negare che siamo intenzionati a creare in Spagna un sistema crossmediale simile a quello italiano», fondato dunque su tv, radio e digitale.
L’arrivo di Bianca Berlinguer, Myrta Merlino e Luciana Littizzetto
Smentito un suo interesse ad entrare in politica dopo la morte del padre, e ribadita l’intenzione della famiglia di non volere mettere in vendita il gruppo, Pier Silvio Berlusconi ha poi confermato l’arrivo da Rai 3 di Bianca Berlinguer su Rete 4 insieme a Mauro Corona dalla prossima stagione, «una scelta che denota la nostra volontà di parlare ad un pubblico più trasversale. Qualche anno fa abbiamo scelto di trasformare Rete 4 in un canale di informazione, ora è arrivato il momento di entrare nella fase due del progetto e di provare dunque ad allargare ancora di più l’offerta editoriale». Bianca Berlinguer condurrà un approfondimeto in prima serata, che sarà probabilmente trasmesso il martedì, e anche “Stasera Italia” nell’access prime time, in staffetta con Nicola Porro e (nel weekend) Augusto Minzolini.
Veronica Gentili passerà invece a Italia 1 dove condurrà Le Iene al posto di Belen (la showgirl argentina cessa la sua collaborazone con Mediaset), «per un format che punterà ancora di più sulle inchieste». Anche «l’arrivo di Myrta Merlino su Canale 5 e del suo giornalismo popolare di qualità rientra nel nostro piano di privilegiare produzioni più giornalistiche». Dopo diversi anni a La7, sarà lei dunque a raccogliere il testimone da Barbara D’Urso, anche lei in uscita dall’azienda non senza polemiche, nella conduzione di “Pomeriggio Cinque”, in onda dal lunedì al venerdì nel tardo pomeriggio. Tra le new entry anche Luciana Littizzetto, chiamata da Maria De Filippi a far parte della giuria della prossima edizone di "Tu sì que vales" al posto di Teo Mammucari.
Il calcio sì ma solo con un approcio razionale
Passando al capitolo calcio, Pier Silvio Berlusconi ha ribadito l’approccio «razionale» del gruppo per quanto riguarda i diritti tv. «I prezzi di oggi sono folli. Sì, siamo sempre interessati al nuovo bando della Serie A (alla partita in chiaro del sabato sera, ndr), ma solo se l’operazione sarà per noi economicamente sostenibile. Anche la base d’asta per la Coppa Italia 2024-2027 è aumentata, molto, molto, troppo».
Il semestre di MFE e l’andamento della pubblicità di Mediaset
Il primo semestre di MFE è andato «bene, meglio dello scorso anno» per quanto riguarda «l'ultima riga di bilancio», ha detto il Cfo Marco Giordani. Nel primo semestre 2022 il gruppo aveva realizzato utili per circa 85 milioni di euro, mentre nei primi tre mesi del 2023 il risultato netto è stato positivo per 10 milioni.
In Italia, intanto, Mediaset «continua ad aumentare la sua quota del mercato della pubblicità», ha detto invece Stefano Sala. «Siamo passati dal 38,3% del 2019 al 40,5% del 2022 (il rilevato Nielsen, senza dunque gli Ott, ndr). E anche nel 2023 contiamo di chiudere l’anno con ricavi pubblicitari più alti di 1 punto percentuale rispetto alla performance del mercato».
Nei primi quattro mesi del 2023, Mediaset ha registrato un andamento flat per la tv, un incremento del 4,3% per la radio, del 6,5% per il digitale e del 50% per il digital out of home, «un comparto quest’ultimo dove siamo entrati di recente e dove già quest’anno contiamo di raddoppiare il risultato del 2022». Anche perché il gruppo ha acquisito la concessione degli spazi della M4, la nuova linea della metropolitana che collega il centro di Milano con l’aeroporto di Linate, mentre a breve inizierà ad occuparsi anche degli impianti di CityLife, che si vanno ad aggiungere a quelli già operativi di Porta Nuova-Piazza Gae Aulenti.