Mfe-Mediaset, ricavi e utili in calo nel 2022. La pubblicità stabile nel 1° trimestre 2023
Contenuti locali, i nuovi mercati della pubblicità digitale e la partecipazione in ProsiebenSat1 al centro degli investimenti del gruppo
MFE-MediaForEurope (Mediaset) ha chiuso il 2022 a livello di capogruppo con ricavi pari a 2,801 miliardi di euro, in contrazione rispetto ai 2,914 miliardi del 2021, e un utile di 27,4 milioni, in calo rispetto ai 214 milioni del 2021. L’utile netto reported è stato di 216 milioni (374 milioni nel 2021) rispetto ai 190 milioni del 2019 pre-Covid. L’utile netto adjusted ha raggiunto i 247 milioni, in aumento del 30% rispetto al 2019 pre-Covid.
I risultati dell'esercizio sono definiti dal gruppo migliori delle stime aziendali di inizio anno, tanto che il consiglio di MFE ha deciso di proporre all’assemblea degli Azionisti, prevista per il 7 giugno, la distribuzione di un dividendo ordinario lordo confermato in 0,05 euro per azione, come avvenuti per l’esercizio 2021.
"Siamo davvero orgogliosi del lavoro svolto nel 2022 da tutte le aree del gruppo, un impegno che ha permesso di conseguire un utile netto superiore alle attese, soprattutto alla luce dell'andamento difficoltoso dell'economia registrato nel corso dell'anno a causa delle condizioni geopolitiche estremamente negative a livello internazionale", ha commentato Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mfe-Mediaset.
Nel 2022 i ricavi pubblicitari totali di Mfe in Italia sono calati dell'1,8% a 1,946 miliardi di euro, ha detto nella presentazione dei conti agli analisti Matteo Cardani, direttore generale Marketing & Ad Operations di Publitalia. L’andamento della raccolta pubblicitaria del primo trimestre 2023 in Italia di Mfe, “supportato da ottimi risultati editoriali, è invece decisamente positivo, stabile rispetto all’omologo periodo 2022, l’unico trimestre in crescita (+2%) dell’intero anno rispetto al 2021”, si legge nella nota del gruppo. In Spagna, “dopo i primi due mesi caratterizzati da un contesto di mercato ancora piuttosto difficile, la raccolta ha registrato un progressivo miglioramento sia a marzo che, per quanto finora visibile, nel mese di aprile”.
Per i mesi successivi, “in entrambi le aree di attività del gruppo la visibilità sull’evoluzione del mercato pubblicitario rimane scarsa”. Ma il confronto progressivo della raccolta “dovrebbe avvenire con trimestri che lo scorso anno avevano fatto registrare andamenti in flessione”. In particolare, il secondo e il terzo trimestre 2022 avevano sofferto l’avvio del conflitto in Ucraina, mentre l’ultimo trimestre era stato parzialmente condizionato dai Mondiali di calcio in Qatar, di cui il gruppo non deteneva i diritti.
Guardando al futuro, l’obiettivo di MFE "sarà conseguire su base annua (anche in un contesto pubblicitario sostanzialmente stazionario rispetto al 2022) un risultato operativo, un risultato netto e una generazione di cassa consolidati positivi".
Gli investimenti del gruppo saranno rivolti in particolare sui contenuti locali, sui nuovi mercati della pubblicità digitale e per la partecipazione in ProsiebenSat1, società nella quale MFE conferma il proprio ruolo di azionista di lungo periodo.
Tornando all'analisi dei risultati del 2022, ha detto sempre Berlusconi, "MFE è particolarmente soddisfatta delle azioni manageriali che, senza alcun effetto sugli organici, hanno portato a conseguire un utile importante”. Il tutto "senza rinunciare a finanziare lo sviluppo: con il cash flow generato abbiamo sostenuto l'Opas su Mediaset España, il progetto di acquisto azioni proprie e la crescita della quota in ProsiebenSat1".