TER diventa ERA: rientra la RAI, Carlo Ottino nuovo presidente
Nasce l'organismo che rappresenta l'offerta nella nuova Audiradio che dal 2025 si occuperà della indagine sugli ascolti
In attesa della nascita della nuova Audiradio, la cui formalizzazione dal notaio è prevista proprio in queste ore, è intanto ufficiale la nascita di ERA(Editori Radiofonici Associati Srl) l’organismo nato sulle ceneri di TER (Tavolo Editori Radio) che rappresenterà la componente dell’offerta, ossia le radio, nel Joint Industree Committee a cui nel 2025 farà capo la nuova indagine sugli ascolti radiofonici.
Il cambio di denominazione da TER a ERA (con il contestuale e già annunciato rientro nel CdA della Rai con i 3 consiglieri Roberta Lucca, Marco Robbiati e Flavio Mucciante) è stato comunicato in una nota.
“ERA – si legge nel comunicato - curerà per conto degli editori radiofonici italiani la costituzione del nuovo JIC (Joint Industry Committee) creato con UPA (in rappresentanza degli investitori pubblicitari) e UNA (centri media) per la rilevazione degli ascolti radiofonici in Italia per i prossimi anni”.
A Era andrà il 50% del capitale (e dei consiglieri) mentre l’altro 50% sarà diviso paritariamente tra UNA e UPA. Complessivamente, i consiglieri della nuova Audiradio dovrebbero essere 36, con il nome di Antonio Martusciello che negli scorsi giorni era emerso come quello più accreditato per la presidenza.
“Nella riunione odierna il Consiglio di Amministrazione ha accolto con piacere la proposta del socio RAI di reintegrare i suoi tre consiglieri cooptando Roberta Lucca, Flavio Mucciante e Marco Robbiati”, continua il comunicato di ERA. Inoltre, in occasione della scadenza del mandato, il consiglio ha nominato il nuovo Presidente Carlo Ottino, che sostituisce dopo tre anni Federico Silvestri.
“Ringrazio a nome del Consiglio di Amministrazione Federico Silvestri per aver svolto con grande professionalità il ruolo di Presidente della nostra società in un periodo di ampia trasformazione e crescita del nostro settore”, ha dichiarato Ottino. “Parte adesso con la creazione del JIC un’altra importante fase per il comparto radiofonico che si allinea a tutte le currency del mondo media. Continueremo a fornire il nostro contributo – continua il presidente di ERA - per consolidare il valore strategico della radio e cogliere al meglio i cambiamenti e le opportunità attuali e future del mercato".