Rai, ecco la squadra dei Direttori di Genere al lavoro per il palinsesto estivo
Prosegue la riorganizzazione voluta dall'a.d. Carlo Fuortes (nella foto). La direzione Contenuti Digitali va a Elena Capparelli
La riorganizzazione della Rai voluta dall’a.d. Carlo Fuortes fa un passo importante con la nomina dei 10 direttori di genere, che prenderanno il posto dei direttori di Rete. Ecco la lista dei nomi approvata dal CdA, che dovranno elaborare la programmazione che troverà realizzazione a partire dal palinsesto estivo.
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L’attuale direttore di Rai1 Stefano Coletta assume la Direzione Prime Time, mentre al corrispondente Rai da New York Antonio Di Bella va la Direzione Day Time.
La Direzione Cultura ed Educational è stata assegnata all’attuale direttore di Rai Cultura Silvia Calandrelli. Il vicedirettore di Rai Fiction, Fabrizio Zappi, assume la direzione dei Documentari, mentre la responsabilità delle Fiction va all’attuale direttore di Rai Fiction Maria Pia Ammirati. Direttore Kids è stato nominato il direttore di Rai Ragazzi Luca Milano.
La direttrice di Raiplay Elena Capparelli assume la Direzione Contenuti Digitali mentre il capostruttura per cinema e fiction di Rai3 Francesco Di Pace prende la Direzione Cinema e Serie tv.
La lista delle 10 Direzioni di Genere è completata dalle due caselle già riempite lo scorso 18 novembre, quando Mario Orfeo e Alessandra De Stefano sono stati votati rispettivamente alla Direzione Approfondimento e alla Direzione Sport.
“Nel nuovo modello organizzativo - si legge in un comunicato di Viale Mazzini - le Direzioni di genere prendono il posto delle Direzioni di Rete e di altre Direzioni aziendali, secondo una suddivisione di competenze per argomento. Le Direzioni di Genere sono tenute d’ora in avanti a elaborare e curare la programmazione che troverà realizzazione a partire dal palinsesto estivo”.
La nuova organizzazione “orizzontale” delle Direzioni di Rete è il primo passo del nuovo piano industriale 2022-2024, e si inquadra nella volontà della Rai di accelerare il processo di trasformazione digitale quale requisito necessario al mantenimento del ruolo centrale di servizio pubblico in un contesto multipiattaforma.