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18/03/2021
di Alessandra La Rosa

RCS Mediagroup, cresce al 41,5% l'incidenza complessiva del digital sui ricavi pubblicitari di Gruppo

I ricavi netti consolidati della società nel 2020 si sono attestati a 749,5 milioni, rispetto ai 923,6 milioni del 2019. In calo la raccolta

Urbano Cairo sulla scalinata del palazzo di via Solferino 28 a Milano, dal 1904 sede del Corriere della Sera

Urbano Cairo sulla scalinata del palazzo di via Solferino 28 a Milano, dal 1904 sede del Corriere della Sera

Pesano, sul bilancio di RCS MediaGroup, le forti limitazioni imposte nel 2020 dall’emergenza sanitaria tuttora in corso.

Secondo quanto rivelano i dati di bilancio del 2020, il gruppo editoriale vede più che dimezzare il risultato netto, positivo per 31,7 milioni e in calo rispetto ai 68,5 milioni nel 2019, e l'Ebitda (83,1 milioni contro i 153,3 milioni di un anno prima). Migliora invece l'indebitamento finanziario, a quota 59,6 milioni, in calo di 72,2 milioni rispetto al 2019.

I ricavi netti consolidati di gruppo nell’anno si sono inoltre attestati a 749,5 milioni di euro, rispetto ai 923,6 milioni del 2019. Alla flessione, secondo quanto si legge nella nota, hanno contribuito in misura significativa l’andamento dei ricavi pubblicitari (-71,7 milioni di euro), originato essenzialmente dagli effetti sul mercato pubblicitario determinati appunto dalla pandemia di Covid, il calo delle diffusioni dei quotidiani sportivi (-44,8 milioni), che hanno risentito della sospensione dello sport “giocato”, l’effetto del deconsolidamento della controllata spagnola Last Lap a seguito della sua cessione (-17,8 milioni), nonché la mancata realizzazione di alcuni eventi sportivi di massa (la Milano Marathon e alcuni mass events) differiti nell’esercizio 2021.


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Particolare rilevanza assumono i ricavi digitali realizzati dal Gruppo, che nel 2020 ammontano a circa 172 milioni con un’incidenza sui ricavi complessivi che raggiunge il 23% (18% nel 2019).

L’andamento della pubblicità

Nel 2020, RCS ha registrato 312,8 milioni di euro di ricavi pubblicitari, con un decremento di 71,7 milioni rispetto all’esercizio precedente (-18,6%). Tenuto anche conto dei ricavi pubblicitari realizzati tramite la concessionaria di Gruppo, la flessione è originata essenzialmente dagli effetti sul mercato pubblicitario determinati dall’emergenza sanitaria ed è riconducibile a Unidad Editorial (-35,4 milioni), a Quotidiani Italia (-17,7 milioni), a Periodici Italia (-13,5 milioni) e ad Eventi Sportivi (-5 milioni).

I ricavi pubblicitari digitali raggiungono al 31 dicembre 2020 un’incidenza complessiva sui ricavi pubblicitari di Gruppo del 41,5% (33,6% al 31 dicembre 2019). I ricavi pubblicitari digitali dell’area Unidad Editorial in Spagna rappresentano oltre il 62% dei ricavi pubblicitari complessivi (51,2% al 31 dicembre 2019).


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I ricavi editoriali sono pari a 343,6 milioni e si confrontano con ricavi editoriali del 2019 pari a 408,4 milioni. La flessione è dovuta essenzialmente al calo dei ricavi editoriali de La Gazzetta dello Sport (-31,6 milioni) e di Marca (-13,2 milioni) in seguito principalmente alla sospensione degli eventi sportivi nel periodo di lockdown così come alla chiusura dei bar e alle limitazioni della consultazione dei quotidiani negli stessi, al decremento di 17 milioni dei ricavi editoriali delle altre testate di Unidad Editorial, imputabile all’andamento del mercato dei quotidiani in Spagna impattato dalla situazione di emergenza sanitaria, solo in parte compensato dal buon andamento dei ricavi digitali. Anche i ricavi editoriali di Periodici Italia registrano una flessione, mentre quelli di Corriere della Sera sono complessivamente in crescita per l’effetto trainante dei ricavi digitali e per il buon andamento dei collaterali. La customer base digitale totale attiva del Corriere della Sera a fine dicembre ha raggiunto circa 308 mila abbonamenti, in crescita dell’81% rispetto al dato di fine 2019. 

Entrambi i quotidiani italiani confermano a dicembre 2020 la loro posizione di leadership diffusionale nei rispettivi segmenti di mercato. Anche in Spagna, i quotidiani Marca e Expansiòn confermano a dicembre 2020 la loro posizione di leadership diffusionale nei rispettivi segmenti di mercato (Fonte: OJD). I principali indicatori di performance digitali confermano la rilevante posizione di mercato di RCS, con i brand Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport che si attestano rispettivamente a 29,5 milioni e a 14,1 milioni di utenti unici medi al mese (Fonte: Audiweb 2.0).


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Nel 2020, l’Ebitda è pari a 83,1 milioni (153,3 milioni nel 2019) impattato da oneri non ricorrenti per 15 milioni (negativi per 3,6 milioni nel 2019, con un effetto quindi di -11,4 milioni nel confronto). Escludendo gli oneri e proventi non ricorrenti, il margine operativo lordo si attesterebbe a 98,1 milioni, con una variazione, che riguarda il primo semestre dell’esercizio ed è sostanzialmente riconducibile all’andamento del mercato pubblicitario ed al calo delle diffusioni dei quotidiani sportivi che hanno risentito della sospensione dello sport “giocato”, oltre allo slittamento nel 2021 di alcuni eventi sportivi. Gli oneri non ricorrenti si riferiscono principalmente allo stanziamento di fondi relativi ad interventi sul personale.

Le prospettive per il 2021

Quanto agli obiettivi di RCS per il 2021, il Gruppo conferma le proprie prospettive di medio-lungo periodo. “In considerazione delle azioni già messe in atto e di quelle previste, in assenza di un inasprimento delle misure per il contenimento del contagio, prolungamento della loro durata, o significativo ampliamento delle regioni classificate nelle più alte fasce di rischio, il Gruppo ritiene che sia possibile porsi l’obiettivo di conseguire nel 2021 margini (Ebitda) in crescita rispetto a quelli realizzati nel 2020 ed una conseguente ulteriore significativa riduzione dell’indebitamento finanziario”. Obiettivi il cui raggiungimento rimane tuttavia condizionato dall’evoluzione dell’emergenza sanitaria e della situazione generale dell’economia e dei settori di riferimento nei prossimi mesi.

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