Prosegue - e si rafforza - la traiettoria di crescita degli utenti di Spotify, aumentati del 26% nel terzo trimestre a quota 574 milioni, con la previsione di arrivare a superare la soglia dei 600 milioni entro la fine dell’anno. La società svedese ha anche registrato un incremento del 16% delle sottoscrizioni, che costituiscono la fonte principale dei ricavi, raggiungendo i 226 milioni di abbonati.
Sono dunque positivi i risultati rilasciati dal gigante dello streaming relativi al periodo luglio- settembre di quest’anno. Il fatturato si è attestato a 3,4 miliardi di euro (+11%) mentre l'utile operativo è stato di 32 milioni di euro, a fronte di un rosso pari a 228 milioni conseguito nello stesso periodo dell'anno precedente.
Per quanto riguarda la pubblicità, i ricavi derivanti da questo segmento sono aumentati del 16%, grazie in particolare all’andamento dei podcast e di Spotify Audience Network. "I ricavi pubblicitari segnano un +16% rispetto all'anno precedente (o del +24% a valuta costante), grazie a una crescita a due cifre su base annua in tutte le regioni. La Music Advertising ha riaccelerato con aumenti di quasi il 20% rispetto all'anno precedente", precisa Spotify. Un risultato che beneficia dello sviluppo dei volumi delle impression e della stabilità dei prezzi.
In calo invece i ricavi medi per utente, scesi a 4,34 euro per gli abbonati. La performance, spiega l’azienda, sconta i prezzi inferiori nei mercati emergenti ed è parzialmente controbilanciata dall’aumento dei costi dei piani di sottoscrizione introdotti alla fine del trimestre.