Debiti per 1,4 milioni di euro con il Fisco pagati da Visibilia Editore, la società quotata in Borsa finita sotto inchiesta della Procura di Milano, che adesso è così salva dall'istanza di liquidazione giudiziale avanzata dalla magistratura meneghina.
I soldi per saladare i debiti sono arrivati da Visibilia Concessionaria (la quale aveva obblighi insoluti nei confronti della società editrice). Nello specifico, in Visibilia Concessionaria, che aveva un patrimonio netto negativo di circa 2 milioni, sarebbero state registrate entrate di liquidità nell’ambito di rapporti intrasocietari, anche con Immobiliare Dani, quest'ultima società che fa capo a Daniela Santanché (che è stata prima azionista fino allo scorso ottobre e presidente del gruppo Visibilia fino a gennaio 2022 ndr.) e che avrebbe iniettato in Visibilia Concessionaria due milioni e mezzo di euro: cifra dunque ultilizzata anche per ripagare i debiti scaduti che la Visibilia Concessionaria Srl aveva con la Visibilia Editore Spa, quest'ultima l’unica quotata in Borsa e la più esposta col Fisco.
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La sezione fallimentare del Tribunale di Milano prende atto e solleva la società dal fallimento. Resta però aperta l’inchiesta per falso in bilancio: previste per le altre tre società, udienze tra gennaio e marzo 2023. SI tratta delle tre istanze di fallimento chieste per Visibilia Concessionaria, Visibilia holding e Visibilia srl in liquidazione. “La cosa fondamentale era chiudere la situazione della società quotata”, ha commentato l’avvocato Salvatore Sanzo, legale del gruppo Visibilia, al termine delle udienze.