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OneDay Post-it

A cura di OneDay

Piccole news ad alto impatto raccontate da OneDay Group! Dagli approfondimenti sull'ecommerce, passando per le novità dal mondo della comunicazione, fino ai temi che riguardano le nuove generazioni. Post-it è uno spazio di condivisione perchè è grazie alla contaminazione che nascono idee innovative e non convenzionali!

30/07/2020
di Manuele Valocchia, Junior Social Media Manager di ZooCom

Shoploop: lo strumento di Google che sembra TikTok ma nasce per vendere prodotti online

Permette di conoscere nuovi prodotti sponsorizzati da influencer tramite brevi video che ne mostrano i dettagli: brand, prezzo e caratteristiche

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"Sperimentare lo shopping nella vita reale senza andare in un negozio fisico”: ecco cosa affermano di voler fare i colossi di Google con il lancio di Shoploop, prendendo ispirazione dal successo di TikTok, sempre più tendenza dell’instant shopping e del social ecommerce (anche grazie a influencer e creator).

Shoploop è la nuovissima piattaforma programmata e lanciata dall’area di avvio interna 120 di Google, una sorta di parco giochi ampliato per gli sviluppatori dell'azienda. L’applicazione sarà interamente dedicata allo shopping 2.0 ed è nata da un’idea di Lax Poojari. Questa nuova app ha l’obiettivo di semplificare quello che è il processo d’acquisto, mettendo insieme quelli che sono gli step fondamentali che portano il consumer al “add to chart and pay now”.

L’idea sarebbe nata nella metropolitana di New York, osservando una ragazza passare contemporaneamente da un’app all’altra sul suo smartphone alla ricerca del “prodotto desiderato”. La giovane ​musa ispiratrice avrebbe dapprima dato un’occhiata ai profili social del suo influencer preferito, avrebbe successivamente cercato, in ordine: un tutorial, le recensioni, il sito del prodotto pubblicizzato dall’influencer. Per poi procedere all’acquisto.

Ma come funziona? Shoploop funziona come un vero e proprio social. Attraverso la piattaforma, Google permette di conoscere nuovi prodotti sponsorizzati da influencer tramite brevi video che ne mostrano i dettagli: brand, prezzo e caratteristiche. Un vero e proprio video tutorial super dettagliato nelle mani degli utenti. Successivamente c’è la possibilità di prendere visione delle recensioni pubblicate da altri users. Infine, l’app consente al consumatore di concludere l’acquisto del prodotto desiderato in un secondo momento o nell’immediato utilizzando il link diretto dello shop online.

Google strizza così l’occhio agli influencer e alla GenZ. Svincolando i primi dai soliti social ormai fin troppo "markettari" e dando loro un ambiente nuovo e più coinvolgente dove poter sguinzagliare la loro creatività. Assicurandosi infine una buona fetta del mercato implementando una piattaforma in perfetto stile TikTok. Un mondo, quindi, a metà strada tra i social media e i market store.

Per il momento Shoploop è rivolto esclusivamente al settore beauty ma nel lungo periodo l'obiettivo è quello di diffondere la piattaforma a tutti i settori. L’unica sezione per ora esistente è dedicata alla cura di capelli, unghie, della pelle e al makeup in generale. Tantissimi video di persone reali che testano determinati prodotti e ne condividono le opinioni compongono la home page di questa nuova app. Ogni video, della durata massima di 90 secondi, è disponibile solo in verticale. Il formato video esclusivamente mobile-ready strizza ancora una volta l’occhio alla GenZ.

Shoploop si auto-definisce così un “nuovo modo divertente di fare acquisti online”. Da notare come mentre altre piattaforme social come Facebook e Instagram hanno tentato di rafforzare le funzionalità di shopping online, Google ha lanciato la sua “bomba”, per ora disponibile sono negli Stati Uniti. In conclusione, la sostanziale differenza con altri strumenti di Big G è proprio questa: persone vere che raccontano e recensiscono prodotti con la finalità di spingere le vendite, una nuova freccia nell'arco di influencer e creator. Riuscirà Shoploop a conquistare il pubblico dei più giovani proprio come ha fatto negli ultimi mesi TikTok? Che cosa ne penseranno invece i brand in Italia considerato che il digital divide è ancora molto marcato?