Numeri in costante crescita per Freeda, la digital media company italiana che fa capo alla scale up milanese AG Digital Media.
La società si appresta infatti a chiudere anche il 2022 «con un incremento significativo del giro d’affari rispetto ai 15 milioni di euro del 2021, grazie in particolare ad un andamento particolarmente brillante di Freeda Platform, la piattaforma di marketing attraverso cui i brand comunicano con i Millennial e la Generazione Z che conta oggi su un portafoglio di circa 30 clienti, il doppio rispetto ad un anno fa», ha spiegato ad Engage Andrea Scotti Calderini, Ceo e Co-Founder di Freeda, a margine della presentazione dell’evento “Brand & Talent: nuove storie di imprenditoria che scommettono sulla community”. «D’altronde il modello di business di Freeda Platform, fondato sul connubio tra l'analisi dei dati e la creatività, sta rapidamente conquistando le attenzioni delle aziende, sempre più alla ricerca di soluzioni di comunicazione targetizzate e misurabili».
Anche il business legato all’offerta digital media di Freeda, ha proseguito il manager, «continua a crescere anche se in modo meno marcato rispetto alla Platform, scontando in parte la frenata degli investimenti pubblicitari che sta caratterizzando il mercato italiano a causa della guerra ucraina, del caro bollette e della spinta inflazionistica». La community di Freeda ha raggiunto «i 10 milioni di fan sulle piattaforme social nel mondo, con 150 milioni di contatti medi mensili. Molto positiva è la performance di TikTok, ad oltre 1 milione di fan, con ottimi risultati in Gran Bretagna, un risultato ottenuto anche alla luce della scelta di puntare molto sui video di breve durata».
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Il gruppo continua intanto ad investire al fine di ampliare l’offerta tecnologica sul fonte dell’analisi dei dati. «In questo modo abbiamo l’opportunità di migliorare le performance organiche e rendere più efficienti le campagne paid dei nostri clienti».
Freeda è oggi attiva sul mercato con tre sedi, Milano, Madrid, Londra, con un organico di circa 270 persone. «La prossima tappa saranno gli Stati Uniti, un mercato che già copriamo con la nostra offerta digitale ma dove contiamo di avviare una sede operativa, anche per accelerare lo sviluppo del business della Platform».
Michelle Hunziker e Belen Rodrguez spiegano come si fa business con il digitale
L’evento “Brand & Talent: nuove storie di imprenditoria che scommettono sulla community”, organizzato da Freeda presso i suoi spazi milanese, ha avuto per protagoniste Michelle Hunziker e Belen Rodriguez nelle vesti in questo caso di imprenditrici. Michelle Hunziker è infatti la co-fondatrice di Goovi, il marchio di prodotti beauty e skincare di cui Freeda ha seguito tutto il piano di lancio sul mercato e che ancora oggi è cliente della società, mentre Belen Rodriguez è co-fondatrice di MeFui e Hinnominate, rispettivamente linee di abbigliamento e di moda mare.
Intervistate da Claudia D'Arpizio, Senior Partner e Responsabile globale Fashion & Luxury di Bain & Company, alla presenza di Andrea Scotti Calderini, Michelle Hunziker e Belen Rodrguez hanno raccontato come il digitale e il dialogo diretto con i propri follower possano contribuire alla costruzione oggi di importanti realtà imprenditoriali.
Millennials e Generazione Z continuano in particolare a guidare la crescita del settore moda, beauty e lusso e insieme costituiranno il 70% del mercato entro il 2025. L’utilizzo dei canali online, social network ed ecommerce, acquisisce quindi un valore consistente, arrivando nel corso del 2021 a 62 miliardi di euro, ha spiegato Claudia D'Arpizio. Aumenta quindi la strategicità del digitale. La pandemia e le restrizioni imposte hanno sconvolto le abitudini di acquisto e gli stili di vita delle persone: consumatori più consapevoli, sia dal punto di vista ambientale che sociale, nuovi trend di consumo e la necessità per le nuove generazioni di essere maggiormente coinvolte rappresentano linee guida irrinunciabili per le imprese che vogliono restare competitive e attrattive.
«Trasformare i follower in consumatori: questa è la principale esigenza dei marchi che vogliono coinvolgere le Generazioni Z e Millennial, grandi fruitrici dei social», ha detto Scotti Calderini. «Con questo obiettivo abbiamo creato Freeda Platform, mettendo il modello di comunicazione di Freeda al servizio dei brand della moda, del food, dell’intrattenimento, della cosmesi per accelerarne il percorso di crescita e proposizione sul mercato, a cavallo tra analisi dei dati e la creatività. Attraverso l’esperienza di Michelle e Belen, professioniste del mondo della televisione, vediamo quanto la compenetrazione tra online e offline, a livello comunicativo, sia ormai una necessità per consolidare il rapporto con la propria audience».