Google: a maggio 2021 i Core Web Vitals diventano fattore di ranking
I nuovi indicatori che misurano la qualità dell'esperienza di navigazione dei siti entrano nei criteri utilizzati dal motore di ricerca
Google ha annunciato che i Core Web Vitals, ossia la nuova serie di parametri sviluppati dalla società americana per misurare la qualità dell’esperienza di navigazione di un utente su un sito web, diventeranno fattore di ranking a maggio 2021. Il cambiamento sarà accompagnato da altre novità sul motore di ricerca, tra cui la possibilità anche per le pagine web non in formato AMP di comparire nelle “top stories” su mobile.
Cosa sono i Core Web Vitals
Presentati lo scorso maggio, i Web Vitals sono una serie di parametri per misurare la qualità dell’esperienza di navigazione di un utente su un sito web. Tra questi ce ne sono tre chiamati "Core", ritenuti fondamentali da Google e identificati dagli acronimi LCP (Largest Contentful Paint), FID (First Input Delay) e CLS (Cumlative Layout Shift). Si tratta di fatto di metriche e indicatori legati alla velocità, al tempo di risposta e alla stabilità del layout di un sito web.
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Sin dalla presentazione, i Core Web Vitals sono stati resi disponibili da Google agli sviluppatori dei siti, e a tal proposito, la società ha fatto sapere attraverso il blog che "negli ultimi mesi c'è stato un aumento del 70% del numero di utenti che hanno testato il proprio sito con Lighthouse e Page Speed Insights, mentre molti proprietari di siti utilizzano il rapporto Core Web Vitals di Search Console per identificare opportunità di miglioramento a questo livello".
Dopo precisamente un anno di test, dunque, i Core Web Vitals debutteranno come strumento di ranking, andando a comporre insieme ad altri indicatori già esistenti un criterio di valutazione dell’"esperienza di navigazione” che concorrerà a stabilire l’importanza dei siti nelle ricerche su Google.
L’obiettivo generale è quello di favorire siti che garantiscono un’esperienza di navigazione “utile e piacevole”.
La società ha annunciato anche l’intenzione di introdurre nelle SERP (le pagine dei risultati di ricerca) un indicatore visuale della qualità dell’esperienza di navigazione offerta da una data pagina web.
Le altre novità: anche i contenuti non AMP nelle Top Stories
Tra i cambiamenti annunciati da Google a maggio 2021, c’è anche il debutto dei contenuti “non AMP” nel carosello “Top Stories” fornito dal motore di ricerca su mobile. “Qualsiasi pagina che soddisfa le norme sui contenuti di Google News sarà idonea” ad apparire tra le Top Stories, “e daremo la priorità alle pagine con un'ottima esperienza di pagina, se implementato utilizzando AMP o qualsiasi altra tecnologia web”, ha spiegato sul blog la società, confermando comunque il pieno supporto alla tecnologia AMP.