31 Marzo: Coca-Cola sospende la pubblicità, dirottando i budget a sostegno dell'emergenza Covid
A marzo, il Covid-19 viene ufficialmente dichiarato pandemia e in Italia comincia il lockdown. Un momento che segna irrimediabilmente un cambio di passo nella comunicazione pubblicitaria dei brand: alcune aziende modificano le loro creatività, adattandole al sentiment del momento. Altre, invece, decidono di mettere in stand-by i loro investimenti pubblicitari, dirottando piuttosto i loro budget (o parte di essi) a donazioni a sostegno dell'emergenza. Secondo uno studio del WFA, ben quattro su cinque multinazionali hanno preso questa strada. Tra di loro c’è Coca-Cola, che da aprile fino a luglio (quando ha lanciato la sua prima campagna post-lockdown) ha sospeso tutte le proprie campagne in vari Paesi, Italia inclusa, dirottando le risorse a beneficio della comunità.
Perché l’abbiamo scelta
Il Covid è stato un evento assolutamente disruptive nelle dinamiche della comunicazione pubblicitaria, ponendo le aziende di fronte a un bivio: continuare a fare pubblicità ai loro prodotti, o piuttosto mettersi a servizio della comunità in un momento difficile? Molte saranno le aziende che sceglieranno la seconda strada, o dirottando gli investimenti pubblicitari in progetti di sostegno, o adottando una scelta ibrida, raccontando nelle campagne pubblicitarie il loro impegno a favore della comunità. (Il pezzo “Per le aziende è ora di puntare sui valori” del 16 marzo è tra i più letti dell’anno su Engage, con oltre 25 mila lettori).