I negozi, così come li conosciamo oggi, sono il risultato del susseguirsi di trasformazioni macro-sociali, culturali ed economiche, che hanno determinato l’evolversi del commercio al dettaglio. La tendenza verso una customer experience omnicanale, che ha vissuto una recente e importante accelerazione, implica una combinazione tra fisico e digitale che costituisce una base di innovazione per i negozi tradizionali – basti pensare al boom dei sistemi di digital payment avvenuto quest’anno.
Il mondo retail sta attraversando una complessa transizione, che vedrà trionfare le insegne che sapranno trovare un’opportunità nel cambiamento e investire nell’aspetto esperienziale dell’acquisto fisico. Tale aspetto riveste da sempre un ruolo di primaria importanza, tanto da convincere grandi ecommerce come Amazon a inaugurare una rete fisica – nel 2021 sono previste 30 nuove aperture in Gran Bretagna.
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Il negozio rappresenta un luogo di transazioni, ma anche di scambio sociale e di scoperta, e costituisce uno dei principali touchpoint in cui si crea valore per il brand, in termini di vendite e fidelizzazione.
Portare i consumatori nei propri negozi è un risultato vitale per i brand e i retailer ed è fondamentale ottenerlo in modo misurabile ed efficiente. Questo si traduce nell’esigenza di attuare una strategia di comunicazione drive-to-store mirata, che eviti una qualsiasi dispersione del budget pubblicitaro.
Con l’obiettivo di aiutare il mercato a fare chiarezza e offrire delle best practice concrete, la drive-to-store company S4M, con la collaborazione di IAB Europe, ha sviluppato una guida al drive-to-store che include le reali storie di successo di grandi marchi locali ed internazionali quali McDonald’s, Eucerin e Franciacorta Village (è possibile scaricare il documento qui).
I contenuti della guida di S4M e IAB Europe
Si tratta di uno strumento pratico e completo, che nasce dalla volontà di realizzare un vademecum utile a tutte le realtà che fanno della rete fisica un pilastro strategico, includendo esempi di industrie molto differenti tra loro. Nella guida di S4M si affrontano nel dettaglio le tre fasi della strategia drive-to-store - attivazione, ottimizzazione e apprendimento – che fanno parte di un ciclo continuo e sono contraddistinte da specifiche decisioni tattiche.
Viene fatta luce su tutte le tematiche riguardanti la pianificazione e la misurazione imparziale delle campagne, dalla creatività, alla profilazione dell’audience, al location targeting, in cui si evidenzia come alcuni cosiddetti standard di mercato siano stati superati da sistemi più avanzati. Un esempio è quello del raggio chilometrico, a cui in numerosi contesti andrebbero preferite soluzioni più evolute quali il tempo di percorrenza o le aree di affinità, migliorando il concetto di proximity marketing. La guida include inoltre un capitolo relativo alla multicanalità per dare un indirizzo alle nascenti opportunità in ambito drive-to-store.
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Con questo lavoro S4M ha voluto dare voce ai propri clienti e rispondere alle curiosità emerse nei diversi mercati cui è attiva (Europa, Stati Uniti e Asia), per poter offrire la propria esperienza e specializzazione come asset strategico del mondo drive-to-store, che sarà protagonista dell’evoluzione dello scenario retail nel 2021.