21/12/2015
di Teresa Nappi

Paolo Mardegan (DigiTouch): «L'ascesa per noi è tech»

Conferma il proprio posizionamento come ad-tech group e investe su più fronti per consolidarlo. Così una delle aziende di primo piano dell’adv online in Italia guarda a un futuro prossimo fondato sull’efficacia delle campagne realizzate

Per il Gruppo DigiTouch, uno dei principali player indipendenti in Italia nel digital advertising, il 2015 è stato un anno più che positivo. Dopo l’integrazione dell’agenzia media e creativa Performedia, il debutto in Borsa nel listino AIM, a marzo, e l’acquisizione di E3, specializzata nelle iniziative sui social network, i risultati non si sono fatti attendere. Ora il Gruppo, guidato dal Ceo Paolo Mardegan, punta a un nuovo salto di qualità dei servizi offerti attraverso un’ulteriore implementazione sul piano tecnologico.

Partiamo dal bilancio dell’ultimo anno. Come prevedete di chiudere il 2015?

È stato un anno positivo per il nostro Gruppo. Nell’H1 abbiamo annunciato una crescita sia in termini di fatturato, +61,3% rispetto allo stesso periodo del 2014, che di Ebitda, al +9,1%. Essendo DigiTouch un’azienda quotata, non possiamo dare disclosure sui financial data della restante parte dell’anno, ma l’ingresso di nuovi clienti e il consolidamento di quelli storici garantiscono solidità al nostro business.

Sul lato dell’offerta, su quali novità vi state concentrando?

Stiamo lavorando su più fronti attivando le diverse anime del nostro Gruppo. In particolare stiamo rafforzando l’offerta in ambito social & branded content grazie alla condivisione di know-how tra E3 e le altre agenzie del gruppo.In ambito performance, consolidiamo la nostra offerta di lead generation tramite i due siti comparatori MutuiperlaCasa.com e AutoandPlus.com. Siamo inoltre impegnati nello sviluppo e nell’implementazione di tool proprietari per rendere sempre più efficaci le campagne e i progetti che curiamo. La tecnologia è l’elemento imprescindibile della nostra crescita e crediamo sia anche quello determinante per avere successo in questo settore. Per questa ragione abbiamo scelto di posizionarci come un Ad-Tech Group.

I dati disponibili sembrano indicare una certa ripresa degli investimenti pubblicitari. La crisi è davvero finita?

Confermiamo la ripresa della spesa in ambito digitale e abbiamo un sentiment positivo sul trend futuro di questo settore. Il forecast di eMarketer sembra confermarlo: il report “Western Europe Digital ad spending”, appena pubblicato, annuncia entro il 2019 un aumento degli investimenti in digital advertising in Italia del 33%.

Qual è dal vostro punto di vista il futuro del digital adv?

Siamo convinti che la sua market share aumenterà perché la fruizione dei media passa sempre più attraverso il digitale. Le aziende dovranno quindi adeguare i propri investimenti sui media digitali in proporzione al loro utilizzo da parte dei consumatori: negli USA dicono “money follows eyeballs”. Pensiamo che alcune tecnologie siano ancora in stato embrionale, ma questo è positivo perché evidenzia le grandi opportunità da cogliere.

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