Alkemy: fatturato a -10,9% nel primo semestre. Bene la marginalità. Massimo Canturi nuovo direttore generale
L'Ebitda sale del 7,3% rispetto all'anno scorso, principalmente grazie alla focalizzazione del Gruppo su progetti a maggior valore aggiunto e alle efficienze derivanti dall’industrializzazione del modello di business
Alkemy chiude il primo semestre 2020 in modo positivo in termini di crescita della marginalità, grazie al forte presidio sui clienti, alla maggiore efficienza del business e alla nuova strategia di Go-to-Market, spiega l'azienda nella nosta stampa.
Ricavi in contrazione ma bene l'Ebitda
A fronte di ricavi in contrazione sui mercati esteri rispetto al primo semestre 2019, e quasi costanti in Italia, l'azienda guidata da Duccio Vitali ha registrato, infatti, un incremento consistente della marginalità, con un Ebitda superiore all’anno precedente di oltre il 7% e una generazione di cassa operativa di 3,40 milioni di euro (rispetto a -1,26 milioni del periodo comparativo).
I ricavi del Gruppo per il primo semestre del 2020 ammontano a 37,11 milioni, rispetto a 41,67 milioni del primo semestre del 2019, con un decremento del 10,9%. Tale risultato è prevalentemente imputabile alle società estere, che hanno maggiormente risentito degli effetti pandemici, a causa della preponderante esposizione al settore turistico-alberghiero.
I ricavi realizzati in Italia pari a 27,64 milioni di euro, sono stati sostanzialmente allineati a quelli del periodo comparativo, con una contrazione del solo 2%. Questo risultato positivo è stato raggiunto grazie alle buone performance del primo trimestre del 2020 e alla resilienza della nuova strategia di Go-to-Market, focalizzata sul forte presidio dei clienti principali.
All’estero i ricavi sono ammontati a 9,47 milioni, rispetto a 13,47 milioni nel periodo comparativo (-29.7%). Tale decremento è imputabile principalmente alla controllata messicana, la quale, in seguito al Covid-19, ha risentito immediatamente del rallentamento del settore turistico-alberghiero a cui è esposta.
L’Ebitda del primo semestre del 2020 si attesta a 2,93 milioni, in crescita del 7,3% rispetto al dato di 2,73 milioni del primo semestre dell’esercizio precedente, prevalentemente grazie alle efficienze derivanti dall’implementazione della nuova organizzazione, che sostiene il Gruppo nell’industrializzazione del proprio modello di business, e alla nuova strategia di Go-to-Market focalizzata sullo sviluppo di progetti a maggior valore aggiunto.
Il Risultato Operativo (Ebit) del primo semestre del 2020 è pari a 1,72 milioni, sostanzialmente allineato al risultato del 2019 pari a 1,74 milioni (-0,9%).
“Il forte presidio sui nostri clienti principali, fulcro del nostro nuovo modello di business, ha dimostrato la sua resilienza durante il lockdown, anche grazie al nostro essere nativamente digitali” ha commentato l’Amministratore Delegato Duccio Vitali. “In questi mesi abbiamo proseguito nel percorso di industrializzazione ed efficientamento, che ha portato ad una crescita della marginalità. Questo risultato è ancor più degno nota alla luce del fatto che non abbiamo usufruito della cassa integrazione messa a disposizione dal Governo italiano. Abbiamo, infatti, scelto di investire nelle nostre persone, in coerenza con i nostri valori e la nostra cultura, che rappresentano la vera forza di Alkemy”.
“La digitalizzazione e la trasformazione dei modelli di business è un percorso obbligato per le aziende, che l’evoluzione dei comportamenti dei consumatori, accelerata dall’emergenza Covid-19, ha reso più urgente” ha aggiunto il Presidente del Consiglio di Amministrazione Alessandro Mattiacci. “Il momento che stiamo vivendo può diventare una grande opportunità per l’innovazione del sistema economico nelle geografie in cui operiamo, nelle quali le aziende sono in relativo ritardo nel percorso di digitalizzazione. Per questo motivo, ci aspettiamo un salto nella crescita del mercato della digital transformation, e Alkemy ha la struttura e l’offerta giusta per catturarlo”.
Evoluzione prevedibile della gestione
L’evoluzione del business nei prossimi mesi dipenderà principalmente da fattori esogeni correlati, in via prevalente, alle dinamiche della pandemia, all’evolversi dei mercati di riferimento, alla reattività e resilienza delle aziende clienti, agli interventi governativi a sostegno dell’economia in genere e degli investimenti in ambito digitale, con possibili effetti positivi nel medio termine anche per il Gruppo.
Tenendo conto dei risultati conseguiti nel primo semestre 2020, dell’attuale stato di avanzamento del business, salvo il verificarsi di eventi al momento non prevedibili, le aspettative del Gruppo per l’anno in corso, sono di raggiungere un Ebitda non inferiore a quello del 2019, nonostante la contrazione dei ricavi attesa in prevalenza sui mercati esteri, conclude la nota stampa.
Massimo Canturi nuovo Direttore Generale
Alkemy rende, inoltre, noto che in data odierna il Consiglio di Amministrazione ha nominato Direttore Generale della Società, Massimo Canturi, già consigliere di Alkemy dal 23 luglio 2020, in coerenza con il percorso di industrializzazione e sviluppo del modello di business intrapreso a partire dal 2020.
Il manager, vantando una grande esperienza nei settori TLC e ICT, è stato individuato quale persona più adatta per supportare Alkemy verso la sua nuova fase di integrazione industriale delle diverse componenti dell’offerta e del loro conseguente sviluppo.
“Il ruolo di Massimo Canturi nel Gruppo è strategico per rafforzare e soprattutto accelerare la nuova fase di sviluppo di Alkemy” commenta Duccio Vitali. “Massimo è tra i pochi manager di aziende di servizi B2B unicorn in Italia e, forte della sua esperienza nel settore, aiuterà nel nuovo ruolo costituito di Direttore Generale tutta la squadra in questo momento così importante, che vede Alkemy posizionarsi come leader nel settore della digital transformation delle imprese.”
“Alkemy è una realtà che ha saputo crearsi uno spazio importante nella corsa alla trasformazione digitale delle imprese e che ha la possibilità di diventare un polo aggregante in una industry che sta rapidamente evolvendo” ha aggiunto Massimo Canturi, nuovo Direttore Generale di Alkemy. “Penso che la Società abbia un elevato potenziale di crescita ed è quindi per me un piacere affiancare il management in questo percorso mettendo a disposizione cultura industriale, competenze internazionali e velocità di execution, con l’obiettivo di evolvere verso un modello di business sempre più industrializzato, in grado di garantire alti standard qualitativi nella delivery e profittabilità in linea con i migliori benchmark di mercato.”
La carriera di Massimo Canturi vede una particolare expertise nel settore delle telecomunicazioni e ICT: ha lavorato presso Cisco Systems come Senior Director e presso Pirelli Optical Systems come Senior VP. Inoltre, Canturi è stato Amministratore Delegato di Olivetti I-Jet e Vicepresidente esecutivo di Olivetti Tecnost Divisione Prodotti per Ufficio. Ha anche lavorato per Italtel nel ruolo di Vicepresidente esecutivo.
Dal 2009 ha lavorato in Comdata di cui è stato Amministratore Delegato dal 2011 al 2019, e dal 2019 ricopre la carica di Presidente.
Dopo la laurea in Ingegneria Chimica presso il Politecnico di Torino nel 1983, la sua carriera professionale è iniziata nella Marconi PLC, una multinazionale britannica di apparecchiature Telco dove ha ricoperto diverse posizioni, lasciando la società da Direttore delle operations.
Approvato il progetto di fusione per incorporazione di Biz-Up
Il Cda ha approvato, infine, il progetto di fusione per incorporazione in Alkemy di BizUp S.r.l., già controllata al 100% dalla Società dal 2019 (leggi qui).
“La Fusione”, spiega l’Amministratore Delegato Duccio Vitali, “ha quale primario obiettivo quello di unificare le due società partecipanti al fine di consentire una semplificazione e razionalizzazione dell’organizzazione aziendale, mirante a realizzare la riunificazione in un unico soggetto giuridico, la società incorporante Alkemy, delle risorse patrimoniali, finanziarie ed organizzative di cui l’altra società (BizUp S.r.l.) dispone, con conseguenti benefici anche in termini di riduzione di costi di struttura ed operativi”.
Tenuto conto che, la Società già detiene il 100% del capitale sociale di BizUp, la fusione avverrà senza aumento di capitale e, quindi, senza concambio, pertanto, sono applicabili le semplificazioni di cui all’art. 2505 cod. civ. e si ipotizza la conclusione dell’operazione entro il 31 dicembre 2020, spiega il comunicato.