16/11/2020
di Lorenzo Mosciatti

Alkemy, in Italia ricavi in calo del 5% nei nove mesi. Migliora la marginalità

Duccio Vitali

Alkemy chiude i primi nove mesi dell’anno con ricavi in calo del 12,9% a quota 52,65 milioni di euro e con un miglioramento della marginalità


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A fronte di ricavi in contrazione principalmente sui mercati esteri rispetto ai primi nove mesi del 2019, e in minor parte in Italia, Alkemy ha registrato un incremento consistente della marginalità, con un Ebitda pari a 3,83 milioni superiore all’anno precedente di oltre il 92% con un margine del 7,3% più che raddoppiato rispetto ai primi nove mesi del 2019 (era al 3,3%).

Il risultato ante imposte di periodo è pari a 1,40 milioni di euro, in sostanziale crescita rispetto al dato negativo di 0,51 milioni dello stesso periodo del 2019. Il risultato netto è pari a 0,81 milioni in crescita, rispetto al risultato di periodo dei nove mesi 2019 negativo per 0,77 milioni.

Il calo del fatturato, spiega la società quotata in Borsa sul listino Mta, “è prevalentemente imputabile alle società estere, che hanno maggiormente risentito degli effetti pandemici, a causa della preponderante esposizione al settore turistico-alberghiero”. I ricavi realizzati in Italia, pari a 38,54 milioni, hanno infatti mostrato una maggior resilienza del business, registrando una contrazione del 5%, relativa prevalentemente alla componente “Altri ricavi e proventi”, correlati ai minori contributi pubblici e credito di imposta inerenti alle attività di Ricerca e Sviluppo svolte nel periodo di riferimento. 

Il risultato delle società italiane è principalmente frutto della nuova strategia di Go-to-Market, focalizzata sul forte presidio dei clienti principali, i quali nel corso del periodo hanno accresciuto il fatturato medio per cliente del 10%, e della forte tenuta dei contratti in essere che solo in parte hanno risentito del lockdown totale. 


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All’estero invece i ricavi sono ammontati a 14,12 milioni, -29%, “un decremento imputabile principalmente alla controllata messicana, la quale, in seguito al Covid-19, ha risentito relativamente agli investimenti nel media da parte dei clienti del rallentamento del settore turistico-alberghiero a cui è esposta, senza generare impatto sulla marginalità”.

Il flusso di cassa operativo è positivo per 7,51 milioni di euro, in crescita rispetto al flusso operativo negativo per -0,02 milioni. La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2020 è negativa per -10,95 milioni, in miglioramento rispetto alla PFN negativa per -19,21 milioni al 31 dicembre 2019.

I commenti dei manager di vertice

“La forte crescita dei margini, in continuità con i risultati della prima metà del 2020, sono frutto del lavoro di industrializzazione ed efficientamento del nostro modello di business che getta le basi per un ulteriore incremento della marginalità”, ha commentato l’Amministratore Delegato Duccio Vitali. “Nel corso del prossimo anno faremo perno sul potenziamento industriale raggiunto per sostenere un nuovo percorso di crescita”.

“L’evoluzione del mercato e la dilatazione della fase di emergenza sanitaria confermano la centralità del digitale nell’evoluzione dell’intero sistema economico produttivo”, ha aggiunto il Presidente del Consiglio di Amministrazione Alessandro Mattiacci. “Il momento che stiamo vivendo può diventare una grande opportunità di accelerazione della digital transformation nelle geografie in cui operiamo, nelle quali le aziende sono in relativo ritardo. Per questo motivo, ci aspettiamo un salto nella crescita del nostro mercato, per il quale Alkemy ha sempre più una struttura e offerta coerenti”.

Tenendo conto dei risultati conseguiti nei primi tre trimestri 2020 e dell’attuale stato di avanzamento del business, si legge nella nota finanziaria, “salvo il verificarsi di ulteriori eventi aggravanti al momento non prevedibili (come l’ulteriore perdurare o inasprimento o estensione del lockdown), si conferma che l’aspettativa del gruppo sia di chiudere l’anno corrente con un Ebitda superiore a quello del 2019, nonostante la contrazione dei ricavi già preventivata per l’ultimo trimestre dell’anno, sia per i mercati nazionali che esteri, in conseguenza dell’adozione delle attuali misure di contenimento del contagio”.

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