Alla scoperta dello studio milanese di Monogrid
Molto più che un ufficio: uno spazio di dialogo, incontro e ispirazione
La boutique agencyMonogrid, fondata nel 2016 a Firenze e specializzata in esperienze interattive, realtà aumentata e virtuale, Web3, 3D e installazioni per i più grandi brand internazionali della moda e del lusso - tra cui Alexander McQueen, Dolce & Gabbana, Prada e Vogue Italia -, apre le porte della sua sede a Milano nel cuore di Porta Venezia.
Inaugurato lo scorso aprile, durante la Design Week, Monogrid Milano non è semplicemente un ufficio. Realizzato in collaborazione con lo studio di architettura fiorentino AFSa, si configura come uno spazio modulare e flessibile, dove design e innovazione confluiscono in un progetto creativo multiforme.
"Monogrid Milano è una realtà che muta, si adatta e si rinnova," dice il Ceo, Francesco Beranabei. "È il nostro studio, ma anche una piattaforma che vogliamo condividere, un punto di incontro per la comunità, un ponte per stimolare scambi culturali e professionali".
Rappresenta una nuova evoluzione del concetto di spazio di lavoro, in grado di trasformarsi da studio a set per showcase speciali, collaborazioni artistiche ed eventi, con tanto di desk reversibile che da scrivania diventa reception, DJ station e postazione bar.
Da aprile a oggi, ha già ospitato un’edizione di Mesh - Monogrid Experimental Sensory Hub, l’esclusivo format live immersivo e multimediale firmato Monogrid, due talk della serie Meet the Talent, uno spazio di dialogo tra aspiranti designer e figure esperte del settore, e molti altri appuntamenti sono in programma.
“È qui che incontriamo molti dei nostri clienti, è qui che le idee prendono forma. E ogni dettaglio è pensato per alimentare la creatività, la collaborazione, l’innovazione," continua Bernabei. “Dai materiali usati, come il policarbonato alveolare blu e l'alluminio a vista, agli arredi su misura, tutto è studiato per riflettere il DNA e la ricerca tra estetica e funzionalità che contraddistingue il lavoro di Monogrid”.
Ma senza sacrificare la libertà di gestione degli spazi, a seconda delle attività e del livello di riservatezza richiesti: dalla trasparenza delle vetrine sulla strada, alle zone di lavoro e riunione più private, per momenti di concentrazione e brainstorming.
A partire dalla facciata, l'architettura si fonde con la tecnologia digitale. Le ampie vetrine, infatti, aprono al dialogo con la città dando vita a showcase temporanei per opere digitali animate, spesso realizzate in collaborazione con nuovi talenti. E varcata la soglia, il percorso di scoperta continua con i progetti più innovativi e creativi del team R&D di Monogrid, presentati in un vero e proprio tech showroom in continua evoluzione.
I graffiti dello street artist Luca Rancy, sulle pareti, aggiungono un tocco di personalità all’ambiente. Dominati dal blu - che è diventato ormai una cifra distintiva dell’agenzia - tracciano un racconto visivo dell'energia e della visione che animano l’intero progetto Monogrid.