Casta Diva Group approva il nuovo piano industriale e punta a un valore della produzione di 105 milioni di euro nel 2025
Il piano prevede che il Gruppo si muova sia verso il consolidamento del proprio core business che verso l’espansione a segmenti di mercato complementari
Il Consiglio di Amministrazione di Casta Diva Group ha approvato il nuovo piano industriale 2023-2025, rispetto a quello approvato in data 9 novembre 2022.
Nel confronto tra i risultati del 2021 e quelli consolidati - ma non ancora audited - del 2022, la società rende noto di aver aumentato il Valore della Produzione del 179%, da 29,7 milioni di euro a 82,8 milioni; l’Ebitda del 300%, da 1,5 milioni a 6,0 milioni; la PFN del 269%, da un indebitamento di 1,6 milioni a una cassa di 2,7 milioni. I valori assoluti di questi parametri sono tra 2 e 7 volte più alti di quelli del 2019, prima della crisi innescata dal Covid. La società tuttavia precisa che i dati del 2022 unaudited sono da considerarsi preconsuntivi, in quanto non sono stati ancora esaminati dalla società di revisione ed il progetto di bilancio d’esercizio e consolidato non è stato ancora approvato.
Il Piano 2023-2025 prevede a fine 2025 un target di 105,1 milioni di euro di Valore della Produzione, 11,1 milioni di euro di Ebitda adjusted (Ebitda margin 10,5%), 9 milioni di euro di Ebit adjusted, -4,5 milioni di euro di Posizione Finanziaria Netta (Cassa).
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Tra i pilastri strategici che hanno consentito finora il trend di crescita e sui quali è basata quella prevista per il futuro triennio, spiega la società, ci sono: aggregare il mercato della Live Communication in Italia; semplificare la struttura aziendale, digitalizzarne i processi, ridurne i costi; rendere sostenibili le attività e raggiungere ambiziosi obiettivi ESG; espandere la diversificazione dell’offerta e il reach internazionale attraverso l’M&A, in entrambi i segmenti dell’attività; monitorare e integrare le novità tecnologiche; valorizzare il titolo azionario; e remunerare l’azionariato.
L’obiettivo di Casta Diva, si legge nella nota, è creare un campione nazionale, da 200-300 milioni di euro di fatturato, che possa competere con le maggiori realtà europee.
Il piano prevede che il Gruppo si muova in due direzioni diverse ma complementari: da un lato, il consolidamento del proprio core business con l’aumento della numerica dei top client e l’ampliamento dei volumi derivanti da quelli storici, dall’altro, l’espansione verso segmenti del mercato complementari e mediante specializzazione verticale per industry. I numeri del Piano, prudenzialmente, non comprendono eventuali contributi significativi dovuti alle acquisizioni, che sono comunque un possibile driver di ulteriore miglioramento del piano.