Vivendi pone fine al primo semestre dell’anno con ricavi in crescita del 3%, a quota 7,576 miliardi d euro, e con un utile netto adjusted di 538 milioni in aumento del 5,4%.
Il semestre ha evidenziato da un lato gli “ottimi risultati” di Universal Music Group e del gruppo Canal +, dall’altro il rallentamento negativo registrato nel mercato della pubblicità, colpito dalla pandemia del Covid, da Havas Group e da Vivendi Village.
Il fatturato di Havas Group è risultato infatti in flessione dell'8,5% a 1,019 miliardo di euro. A livello organico la diminuzione è stata dell’11,2% (-3.3% nel primo trimestre e -18.3% nel secondo).
Nel semestre il business di Havas Group nel mercato nord americano ha resistito meglio anche altrove. In l’Europa l’effetto pandemia ha colpito duramente, meno in Gran Bretagna e Germania. Asia-Pacifico e America Latina hanno quindi registrato forti cali.
L’Ebidta di Havas Group è sceso a 46 milioni rispetto ai 108 milioni della prima metà del 2019, una flessione dovuta “alla forte riduzione dell'attività nelle divisioni Media e Creation”, area di attività segnate da un piano di riduzione dei costi avviato contestualmente al lockdown che ha permesso alla società di compensare in parte il declino dei ricavi.