Nasce Skip, la holding di Talks Media. L’obiettivo 2022 è di 12 milioni di ricavi
Del Gruppo fanno parte anche 3PW (di cui detiene una quota) e Pubtech, prossima al debutto. I founder Emiliano Messeni e Marco Iacobellis: «Puntiamo a un raddoppio dei volumi entro il 2025 per via organica e attraverso acquisizioni»
Dall’esperienza di Talks Media nasce oggi Skip Group, la holding che raggruppa, oltre alla stessa Talks Media, anche 3PW (di cui il gruppo detiene un’importante partecipazione) e Pubtech, quest’ultima ancora non ufficialmente presentata al mercato.
Skip Group intende mettere le persone al centro del progresso tecnologico, contribuendo a diffondere un nuovo Umanesimo Digitale, abbracciando il concetto di scelta.
A fondare Skip Group sono Emiliano Messeni e Marco Iacobellis, che, rispettivamente, conservano anche le cariche di Direttore Commerciale e co-founder e di Ceo e co-founder di Talks Media.
Con i due manager scopriamo la conformazione della holding che punta a chiudere il 2022 con “un fatturato complessivo tra i 10 e 12 milioni di euro”.
Che cos’è Skip Group?
Emiliano Messeni: «Skip Group nasce dall’evoluzione del nostro percorso di imprenditori e dalla portata e rapidità di cambiamento dello scenario digitale. Abbiamo iniziato nel digital quando ancora ci si collegava con il modem 56k e non esistevano i social.
Oggi, lo scenario digitale ha assunto dimensioni e verticalità che meritano la costruzione di un gruppo che abbraccia diverse realtà, specializzate, efficaci e credibili. Skip Group nasce per supportare il posizionamento e la crescita di aziende digitali verticali, connettere i diversi professionisti e condividere know how e tecnologie».
Qual è il suo mercato di riferimento? E quali sono i valori alla base del suo operato?
E.M. «Ci rivolgiamo a tutti i brand, i publisher o le persone che vogliono concretizzare le proprie ambizioni di business e lo facciamo con un approccio human-tech, perché in un mondo e in un mercato che mutano sempre più velocemente, crediamo sia importante seguire una nuova direttrice, andando a riconciliare due elementi solo apparentemente antitetici: l’essere umano e la tecnologia.
Il valore principale che guida ogni nostro progetto è la scelta: stimoliamo e abbracciamo scelte controcorrente per far crescere i nostri business e crearne di nuovi. Il “si è sempre fatto così” per noi non esiste. Siamo fortemente orientati al risultato e non abbiamo timore di fare o proporre ai nostri partner scelte coraggiose.
Come si articola l’offerta di Skip al mercato?
Marco Iacobellis: «Skip si articola in diverse industry che hanno tutte in comune il digital, di cui siamo grandi appassionati e profondi conoscitori. Ad oggi, fanno parte del gruppo Talks Media, Pubtech e la nostra quota di 3PW.
Con Talks Media mettiamo in connessione brand e publisher attraverso attività advertising, content e licensing (consulta la pagina dedicata su Engage, ndr)
Con Pubtech, ancora non ufficialmente presentata al mercato, creiamo tecnologie per gli editori, li aiutiamo a monetizzare al meglio la loro inventory e governare la complessità del panorama editoriale. Li supportiamo anche nella gestione del consenso GDPR con la nostra CMP proprietaria, la più veloce e leggera sul mercato.
Con 3PW, infine, abilitiamo i brand e le PMI a vendere su Amazon e sui principali marketplace, supportandoli anche nella gestione logistica. 3PW, inoltre, è il primo investimento del gruppo e un’azienda di cui Skip detiene un’importante partecipazione».
Quali sono gli obiettivi di Skip Group per il 2022?
M.I. «Dal 2010 ci siamo fatti trasportare dal rapido flusso del digitale, adattando i nostri servizi alle necessità dei publisher. Il nostro piano di sviluppo prevede un fatturato complessivo tra i 10 e 12 milioni di euro nel 2022. Il piano di crescita triennale, inoltre, punta a un raddoppio dei volumi entro il 2025, con una crescita, in parte organica e in parte legata a nuovi investimenti e acquisizioni, per allargare il perimetro del gruppo stesso: i settori di elezione rimarranno il martech, il branded content e tutti quei settori dove Skip può fare la differenza portando competenze tecnologiche e di business».
Quali sono i passi che avete già in programma di fare nel prossimo futuro?
M.I. «Sicuramente nei prossimi mesi ci sarà il lancio ufficiale di Pubtech. Fino a oggi abbiamo lavorato in modalità stealth, pur con risultati sinceramente oltre ogni aspettativa. La bontà dei nostri prodotti e servizi ha innescato un passaparola spontaneo tra gli addetti ai lavori che ha anticipato, di molto, le tempistiche che ci eravamo dati per arrivare sul mercato. Tra la fine dell’anno e l’inizio del 2023 prevediamo altre grandi novità sia in ambito tecnologico che in ambito commerciale, ma è presto per parlarne».