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09/04/2025
di Redazione Engage

Behind the Screens Live: l’evoluzione della pubblicità TV con Samsung Ads

Esperti a confronto sul cambiamento dello scenario nell'era della tv 2.0. Manassero: «Sempre più cruciale adottare un approccio cross-device e basato sui dati»

Il panorama televisivo sta attraversando una trasformazione profonda, alimentata dalla convergenza tra TV tradizionale e Connected TV. Oggi, la fruizione dei contenuti non si limita più alla semplice programmazione lineare, ma si espande attraverso piattaforme di streaming, contenuti on-demand e ambiti sempre più rilevanti come i canali FAST (Free Ad-Supported Television), capaci di intercettare i gusti di un pubblico in evoluzione. Questi cambiamenti sono stati al centro della discussione durante la seconda edizione di "Behind the Screens Live", un evento che si è svolto al Samsung District di Milano. Qui, esperti del settore hanno esplorato come gli inserzionisti stiano adattando le loro strategie per navigare questo nuovo scenario della TV 2.0.

La personalizzazione della pubblicità: il vantaggio della CTV

Secondo Alessia Francesconi, che proprio in questi giorni si è unita al team italiano di Samsung Ads come Senior Sales Manager, uno degli elementi di forza della Connected TV risiede nella possibilità di personalizzare i contenuti pubblicitari. «Grazie ai dati granulari che raccogliamo, siamo in grado di offrire agli inserzionisti la possibilità di raggiungere il pubblico giusto con messaggi pertinenti, migliorando l'efficacia della campagna e l'esperienza dell'utente», ha dichiarato Francesconi.

La vera innovazione nel panorama della pubblicità televisiva, infatti, è rappresentata dalla capacità di targettizzare in modo preciso, utilizzando i dati per raggiungere il pubblico ideale con messaggi sempre più personalizzati. Accanto a questa grande opportunità, Samsung Ads ha introdotto anche nuovi formati pubblicitari come First Screen e Immersive Masthead, che permettono agli inserzionisti di interagire con l'utente in modo coinvolgente senza interrompere la fruizione del contenuto. «Di media, gli utenti rimangono sulla schermata iniziale per circa 7 minuti prima di decidere cosa guardare. Questa schermata diventa quindi il contesto perfetto per inserire formati pubblicitari di grande impatto che creano un'esperienza unica», ha aggiunto Francesconi.

Chiave è stata anche la testimonianza di Federica Pappalardo, Head of Media di Vodafone Italia che, durante la tavola rotonda ‘The New Golden Era of TV Advertising’, ha condiviso una success story realizzata in collaborazione a Samsung Ads e a Dentsu.  Grazie ai dati e alla tecnologia ACR di Samsung Ads, Vodafone Italia è riuscita ad incrementare la reach della campagna Smartphone Easy alla fine del 2024, raggiungendo in particolare un bacino di utenti di valore sui segmenti light e non-linear viewers. La Pappalardo si è mostrata entusiasta dei risultati ottenuti che dimostrano come una Total TV strategy sia davvero al cuore di ogni media plan efficace.


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Samsung Ads: un’offerta in evoluzione

Durante "Behind the Screens Live", Samsung ha confermato la propria volontà di essere protagonista nel nuovo panorama della TV connessa. Con il successo di Samsung TV Plus, la piattaforma di streaming gratuita che ha lanciato 44 nuovi canali nel 2024, Samsung sta ampliando continuamente la propria offerta.

«Vogliamo essere un punto di riferimento nel nuovo scenario della Connected TV» ha confermato Fabio Manassero, Senior Sales Manager di Samsung Ads Italy. «Oggi abbiamo condiviso una serie di insight in vista del rilascio completo della nostra ricerca ‘Behind the Screens’, che verrà lanciata questo mese in Italia. Lo streaming continua a crescere, ma in uno scenario sempre più frammentato: oggi nessuna piattaforma domina in modo assoluto l’attenzione degli spettatori, che si distribuisce su un numero crescente di app e servizi. Questo rende più complesso per i brand emergere e farsi scegliere. Inoltre – ha aggiunto Manassero - iniziamo a osservare una convergenza interessante tra i comportamenti su mobile e CTV in determinati momenti della giornata o della settimana, segnale che per comprendere davvero il consumo media sarà sempre più cruciale adottare un approccio cross-device e basato sui dati».

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