Il Covid-19 rappresenta un punto di discontinuità nell’evoluzione dei sistemi di relazione, a causa dello stress provocato da forze divergenti: da un lato saremo potenzialmente più aperti agli altri, consapevoli della nostra interdipendenza e desiderosi di innescare nuove relazioni, ma al tempo stesso saremo più chiusi, meno disposti a condividere ogniqualvolta questo possa pregiudicare la nostra salute e privilegeremo contesti più raccolti a cominciare dalla casa e dalla famiglia.
A fronte di questo scenario, l'agenzia di marketing e comunicazione Nimai ha elaborato RE/Model, un modello decisionale pensato per aiutare le aziende a ridisegnare il proprio posizionamento e gestire la relazione con i consumatori nello scenario post-Covid.
Il modello è frutto della ricerca ricerca “Reagire oggi per Relazionarsi domani” (scaricabile su www.nimaistudio.it) e si declina in 5 aree di intervento, individuate per vincere la sfida della rapida trasformazione dei paradigmi relazionali: Change Management, Digital Upgrade, Brand Growth, Business Enhancing e Future Thinking.
“In uno scenario così complesso - spiega Tommaso Stefani, Ceo e Co-Founder di Nimai - la sfida principale per le aziende è diventare elastiche ai cambiamenti in atto nelle tendenze di comportamento. Per costruire una nuova strategia di relazione, diventa vitale accelerare la trasformazione digitale, non solo nei processi operativi ma anche nelle scelte di comunicazione e marketing per presidiare un nuovo Customer Journey; dall'altra parte bisogna evolvere in "Human Brand", mettendo le persone e la società al centro del posizionamento”.
Da “Stay Home, Stay Safe” del lockdown si passa a “Stay Digital, Stay Safe”. Il digitale sarà sempre più l’ambiente principale all’interno del quale il consumatore formerà le sue opinioni e prenderà le decisioni di acquisto. RE/Model aiuta i brand non solo a ripensare digitalmente il Customer Journey, ma anche a ricostruirlo attorno alle persone, alle relazioni e ai nuovi trend di comportamento delineati nella ricerca.
Dallo studio di Nimai emergono tra l'altro una serie di evidenze utili per orientare le strategie di comunicazione e la scelta dei canali media: nella fase di Awareness, si assiste a un aumento della fruizione di informazioni e dell’entertainment at home a discapito dell’out-of-home.
Nelle fasi di Consideration, il coinvolgimento emotivo avverrà attraverso la virtual experience nella sua accezione più ampia con l’obiettivo di rispondere alle esigenze dei consumatori in questa fase.
La fase di Conversion sarà più digitale, non solo per l’aumento dell’e-commerce che, entrato nella normalità delle scelte di canale dall’isolamento forzato, continuerà a crescere dopo la fine delle restrizioni. Anche quando la decisione d’acquisto si perfezionerà nei luoghi fisici, questa sarà il risultato di un percorso di acquisizione di informazioni sul prodotto e di coinvolgimento emotivo con il brand e i prodotti che sarà avvenuto prevalentemente in rete.
La fase di Community (Retention e Advocacy) sarà correlata alla capacità che hanno avuto i brand di costruire relazioni solide con tutti gli stakeholder interni ed esterni. Sarà decisivo mantenerle nel futuro creando community digitali attive e coinvolte.
Gli altri canali, dalla TV all’out-of-home, secondo Nimai continueranno a giocare un ruolo strategico ma dovranno essere ben integrati con i canali digitali all’interno di una comunicazione cross-media coerente, con contenuti rilevanti e creatività di alta qualità.