27/10/2020
di Simone Freddi

Omnicom, ricavi in calo dell'11,5% nel terzo trimestre

La trimestrale della holding pubblicitaria riflette il perdurare della crisi del Covid ma batte le attese degli analisti, con un utile di 313 milioni di dollari

John Wren, Ceo di Omnicom

Omnicom ha chiuso il terzo trimestre del 2020 con ricavi a 3,21 miliardi di dollari, in calo dell'11,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il dato riflette il perdurare in tutto il mondo della crisi del Coronavirus ma è migliore delle attese degli analisti finanziari, che si aspettavano un dato appena superiore ai 3 miliardi. L'utile è di 313 milioni di dollari, in crescita rispetto ai 290 milioni registrati nello stesso periodo del 2019. 

Per la holding cui fanno i network pubblicitari BBDO, DDB e TBWA, nonché i centri media OMD e PHD, l'Europa è una delle regioni in cui il calo di ricavi nel terzo trimestre è stato più contenuto, pari al 9,6%, contro per esempio il -11,6% degli Stati Uniti e il -22% dell'America Latina. 

L'analisi dei numeri riguardanti le varie aree di attività di Omnicom vede il business dei servizi pubblicitari decrescere dell'11%. La contrazione dei ricavi è a doppia cifra anche per le aree legate al CRM, mentre vanno meglio le PR (-3,4%) e l'area Healthcare che cresce del 3,8%. 

Considerando il perdurare della pandemia di Covid-19 e dei suoi effetti sull'economia globale, la holding di cui è Ceo John Wren afferma che la riduzione dei ricavi “dovrebbe continuare per il resto dell'anno”. Tali riduzioni delle entrate, scrive la società americana in una nota, “potrebbero avere un impatto negativo sui nostri risultati operativi e sulla posizione finanziaria in corso e gli effetti potrebbero essere significativi”. 

“Sebbene disponiamo di un portafoglio diversificato di offerte di servizi, clienti e aree geografiche”, continua Omnicom, “è probabile che la domanda dei nostri servizi diminuisca poiché i professionisti del marketing riducono le spese a breve termine a causa dell'impatto incerto della pandemia sull'economia globale”. Per far fronte al cambiamento atteso nella domanda dei clienti, l'azienda nel secondo semestre dell'anno ha agito per riallineare le strutture dei costi delle proprie agenzie a diversi livelli. 

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