07/07/2016
di Teresa Nappi

Robba (DigiTouch Agency): «Visione olistica e approccio ROI-driven»

Per la storica agenzia di Gruppo DigiTouch, il concetto di performance marketing va inteso come un insieme sinergico di tutti gli attori e i touch point coinvolti nella customer journey

Oggi il consumatore è prima di tutto fruitore di internet (da pc, da smartphone, da tablet), ha esigenze e gusti suoi specifici ed è circondato da stimoli commerciali all’interno di un percorso ricco e unico verso la marca. Questo l’assioma da cui parte DigiTouch Agency, storica agenzia di Gruppo DigiTouch, quando si parla di performance marketing. Da qui deriva una vision allargata che va oltre modelli chiusi entro limiti troppo stringenti: «Abbiamo sempre inteso il concetto di performance marketing in modo olistico, pensandolo come l’insieme sinergico di tutti gli attori e i touch point coinvolti nella customer journey e non singolarmente come modelli di business legati alla performance (il cost per lead, il cost per acquisition) o come canali preferenziali per raggiungere dei risultati», spiega Daniela Robba, Head of DigiTouch Agency, che condivide con noi gli asset su cui si fonda il business dell’agenzia, tra i protagonisti dell'appuntamento IAB Seminar dedicato al Performance Marketing. 

Dati e performance: il legame è sempre più stretto. Qual è la vision di DigiTouch Agency su questa accoppiata?

La nostra agenzia si definisce "Ad-Tech Agency" proprio perché ha fatto della tecnologia il proprio asset e ha sviluppato una solida expertise in ambito dati, analisi e misurazione. Sviluppiamo internamente, o adottiamo dai mercati esteri, le migliori tecnologie per monitorare costantemente e intervenire in tempo reale sull’efficacia delle campagne che realizziamo per i nostri clienti, al fine di seguire il consumatore durante l’intero percorso di interazione con la marca e mappare le sinergie cross-media e l’impatto sull’offline. Come si compone nel dettaglio la vostra offerta? L’essere parte di un Gruppo ci consente di poter contare sulle skills e il know-how di un team allargato. Questo ci permette di supportare i nostri clienti non solo nella definizione e implementazione di strategie media digital & mobile, ma anche nella fase di consulenza preliminare, passando attraverso la strategia creativa (la direzione creativa è oggi centralizzata nel gruppo), la strategia editoriale e di engagement e la produzione di contenuti. Definite il vostro approccio ROI-driven e avete da poco lanciato come Gruppo il trading desk DAPcenter.

Ci spiega il senso del vostro approccio e di quest’ultima operazione?

Proprio partendo dall’evidenza che un approccio consumer-centrico e olistico sia alla base di qualsiasi efficace strategia di marketing e supportati dalla nostra solida expertise nel mondo del data-driven advertising, abbiamo deciso di realizzare internamente l’agency trading desk DAPcenter. Si tratta di una piattaforma che offre alle agenzie media la possibilità di gestire in modo strategico le pianificazioni di campagne pubblicitarie digitali su differenti canali e device, basandosi su tre step: il data mining, l’audience buying e il programmatic advertising.

Infine, quali sono secondo lei i trend che guideranno l’evoluzione del performance marketing?

A mio avviso sarà la trilogia dati-creatività-media trading a tracciare il percorso di sviluppo del performance marketing. Questo perché con l’affermarsi del data-driven advertising, sono aumentate le possibilità di raggiungere target specifici con messaggi che sono personalizzati sia a livello creativo che di user engagement. La pubblicità online diventa così più efficace perché riesce a mostrare agli utenti messaggi coerenti e riesce a coinvolgerli più a fondo, offrendo un’esperienza di valore.

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