Connetty è il nome della nuova impresa guidata da Alberto Zilli, holding operativa che investe in società fornitrici di tecnologie pubblicitarie, fondata ad inizio 2016.
Il gruppo, che al momento ha un organico complessivo di 15 persone, è costituito da capitale interamente privato e vede tra i partner, oltre ai fratelli Stefano e Samuel, entrambi responsabili del comparto tecnico, anche Francesco Rizzardi, ex Amministratore delegato di LeonardoADV, ora impegnato sul fronte commerciale.
Dopo l’investimento in 4strokemedia, realtà attiva in ambito Programmatic Video & Native, di cui detiene il 50%, Connetty ha lanciato a settembre dello scorso anno Refine Direct, prima realtà italiana ad operare nel segmento Programmatic E-mail, partecipata al 100% dal gruppo.
«Grazie ad una piattaforma tecnologica proprietaria che, in forma totalmente anonima ed indipendente, de-duplica i contatti tra i primari database italiani di email e i database degli inserzionisti, Refine Direct è in grado di abbattere la dispersione nelle attività di invio di posta elettronica e aumentare il controllo sulle frequenze di contatto dei potenziali clienti. In altre parole, è una DSP dell’e-mail marketing, con una copertura di 45 milioni di indirizzi. Abbiamo iniziato da poco l'espansione dell'offerta anche al di fuori del mercato Italiano ed il prossimo step è il lancio della stessa offerta commerciale in ambito SMS», ci ha spiegato Alberto Zilli, che abbiamo incontrato insieme agli altri componenti dello staff negli uffici della società, in via Copernico a Milano.
Le strategie future di Connetty
Attualmente,
Connety intende includere all’interno del proprio perimetro una nuova iniziativa imprenditoriale in ambito branded content: tre realtà sarebbero in fase di scouting con l'obiettivo di selezionarne una da partecipare e supportare entro la fine del 2017. L’obiettivo dichiarato è quello di investire in aziende digitali connotate da una forte componente tecnologica e alto potenziale di crescita.
«La nostra società si muove lungo due direttrici strategiche:
individuiamo iniziative già consolidate, con un prodotto testato e funzionante,
da partecipare con quote di minoranza,
per fornire loro supporto tecnologico, finanziario e commerciale, oppure, una volta definito un mercato di riferimento,
avviamo autonomamente lo startup dell'iniziativa con l’obiettivo di trovare, in seguito,
un management imprenditoriale direttamente coinvolto nello sviluppo dell'azienda», ha concluso Zilli.