Bonus Pubblicità, al via le nuove domande di ammissione al credito d'imposta
Bonus pubblicità, al via la seconda tornata di domande: dal 1 al 30 di settembre è infatti possibile inoltrare la domanda per l'accesso al credito d'imposta sugli investimenti pubblicitari effettuati e programmati nel 2020, utilizzando l'apposito nuovo modulo, pubblicato sui siti internet dell'Agenzia delle Entrate e del Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri insieme alle relative istruzioni.
La necessità di aggiornamento è sorta in relazione alle importanti novità apportate al provvedimento dal Decreto Rilancio.
Bonus Pubblicità: come funziona la versione 2020
Il Decreto Rilancio ha fissato, per il solo anno 2020, la misura del credito di imposta sugli investimenti pubblicitari al 50% dell'intero valore dell’investimento pubblicitario effettuato nel corso dell'anno. Il criterio è dunque volumetrico: a differenza della versione “a regime” del Bonus Pubblicità che si concede solo per le spese “incrementali”, per richiedere l'agevolazione dunque quest'anno non è necessario aver sostenuto nel 2019 analoghi investimenti sugli stessi mezzi di informazione.
Ma quali sono gli investimenti agevolabili?
GLI INVESTIMENTI A CUI SI APPLICA IL BONUS PUBBLICITÀ
Sono ammessi al credito d’imposta gli investimenti pubblicitari effettuati e programmati durante l’anno in corso sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, e anche quelli sulle tv e radio nazionali non partecipate dallo stato.
Sono invece escluse le spese sostenute per altre forme di pubblicità, come ad esempio quelle che riguardano la realizzazione grafica pubblicitaria, la pubblicità sui social media, i volantini cartacei periodici, la cartellonistica, eccetera.
I fondi a disposizione sono pari a 60 milioni di euro, 40 dei quali per investimenti pubblicitari su giornali e periodici anche online e 20 per investimenti su emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche e digitali.
Bonus Pubblicità, a chi spetta e come richiederlo
Il Bonus Pubblicità è un'agevolazione statale erogata sotto forma di credito d’imposta da utilizzarsi in compensazione F24. Possono usufruirne le aziende, i lavoratori autonomi e gli Enti non commerciali.
Per fare richiesta, l’iter da seguire si divide in due step: il primo passaggio (dal 1° al 30 settembre 2020) consiste nella “prenotazione” del Bonus: è necessario fare richiesta all’Agenzia delle Entrate di riservare delle risorse per la propria domanda, tramite l’apposita “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta”, nella quale si riportano le spese programmate o sostenute per campagne pubblicitarie durante il corso del 2020. In questa prima fase, il dipartimento per l’informazione e l’editoria costituisce la lista di soggetti richiedenti ammessi a ricevere il credito d’imposta l’anno successivo, riportante la cifra teoricamente ottenibile.
Va precisato che le prenotazioni già presentate nella prima finestra temporale che si è chiusa il 31 marzo scorso restano valide. In ogni caso, chi vorrà ampliare i propri investimenti pubblicitari per utilizzare appieno le più favorevoli condizioni stabilite per il 2020 dal Decreto Rilancio potrà “sostituire” la prenotazione già inviata a marzo con una nuova, sempre nel periodo dal 1° al 30 settembre 2020.
Il secondo passaggio si effettua invece entro il 31 gennaio 2021: si presenta la domanda di accesso al credito vera e propria tramite la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati“, presentando il totale delle spese effettivamente sostenute in pubblicità durante il corso del 2020.