Il ritorno della pubblicità legata al mondo delle scommesse sportive potrebbe essere realtà in tempi brevi. A dichiararlo è stato il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, intervenuto ad Atreju, l’evento culturale della destra italiana.
“Bisogna distinguere l’abilità dall’azzardo, c’è grande differenza tra scommesse sportive, poker online e bingo. La pubblicità distingue il legale dall’illegale e consente di lavorare sulla necessaria educazione ed è un primo segnale di europeizzarci. L’impegno è in tempo breve quello del ritorno al ripristino della pubblicità del betting che sia anche educativa”, ha detto Abodi parlando in un panel dedicato al calcio.
Il divieto di pubblicizzare direttamente giochi d’azzardo, include le scommesse sportive, era stato introdotto in Italia dal primo governo Conte con il Decreto Dignità, ed entrato in vigore nel 2019. L’impatto di questa misura sugli investimenti pubblicitari (include le sponsorizzazioni) era stata quantificato intorno ai 150-200 milioni di euro dal Ministero delle Finanze. Va detto però che molti operatori del settore hanno aggirato il divieto promuovendo servizi collaterali, come le news sportive.