Un cortometraggio di cinque minuti ispirato a Ugo Mutti, l’inventore del tubetto di pomodoro concentrato, in onda in esclusiva su Canale 5 martedì 1° marzo alle 20.35, proprio prima della trasmissione semifinale di Coppa Italia che vedrà affrontarsi Inter e Milan. “Ugo, storia di una piccola grande idea” è il titolo del nuovo progetto di comunicazione di Mutti, l’azienda operativa in Europa nel mercato del pomodoro, ideato da Epik e prodotto da Indiana Production per la regia di Stefano Lodovichi.
Il cortometraggio si sviluppa intorno al valore dell’innovazione e a ciò che di più rivoluzionario il gruppo di Parma ha introdotto sul mercato negli anni '50, ovvero primo il tubetto per contenere il pomodoro concentrato, così da allungarne i tempi di conservazione ed evitarne lo spreco. Un’icona della cucina Made in Italy e non solo, perché il suo tappo a forma di ditale, è stato spiegato a Milano nel corso di un evento per la stampa, sarà infatti usato da un’intera generazione nel lavoro di cucito.
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Grazie a un accordo con Publitalia '80, il film segna un evento unico in termini di pianificazione media per la sua durata di 5 minuti in prime time. Successivamente alla prima messa in onda (preceduta nel corso della giornata da spot teaser di 7 secondi pianificati sulle tre reti generaliste di Mediaset), il cortometraggio sarà poi fruibile sul sito del gruppo e sugli altri canali online aziendali, anche se si sta valutando la possibilità di includere nella pianificazione anche il cinema. Il progetto sarà veicolato anche negli altri paesi del mondo in cui Mutti è presente, a partire dalla Francia dove sarà on air dal 4 marzo. Mutti investe infatti per la sua comunicazione tra Italia ed estero, complessivamente oltre 20 mercati, un budget annunale di circa 30 milioni di euro complessivi, ha detto nel corso dell'evento di presentazione il chief marketing officer Marcello Gelo (il centro media è Wavemaker).
La storia del cortometraggio "Ugo, storia di una piccola grande idea” si snoda in un arco temporale che va dai primi anni del Novecento al 1951 e vede come protagonista il giovane Ugo Mutti, desideroso di sorprendere Adele, la cui famiglia gestisce un ristorante a Basilicanova, in provincia di Parma. In questo contesto la perseveranza si intreccia all’ingegno, dando così vita a una rappresentazione celebrativa del messaggio portante dell’intero progetto, “L’innovazione è come l’amore, vince chi non si arrende”.
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«La storia di Ugo Mutti, mio prozio, vuole rendere omaggio in modo originale a valori a noi molto cari, alla base del successo della nostra azienda: la perseveranza e la sua importanza nella missione più nobile, quella dell’innovazione per offrire la massima qualità possibile», ha spiegato Francesco Mutti, Amministratore delegato di Mutti. «Questo spirito è ciò che da sempre ci contraddistingue: lavoriamo tutti i giorni per sovvertire i paradigmi di un settore da sempre ritenuto ‘tradizionale’, spingendoci verso la ricerca di nuovi prodotti o processi per perseguire questo scopo. Ne è un esempio Instafactory, la prima fabbrica mobile lanciata da Mutti per lavorare il pomodoro direttamente sul campo di raccolta, nel suo momento di perfetta maturazione. Questa propensione alla distintività attraversa tutta la storia della nostra azienda e, infatti, già 70 anni fa Ugo Mutti e il suo tubetto ne davano ampia testimonianza. In ultimo, colgo l’occasione per ringraziare Epik per averci aiutato a raccontare una storia così importante per la nostra azienda e per la mia famiglia».
«Come Epik vogliamo innanzitutto ringraziare Francesco Mutti e il suo team per aver avuto il coraggio di intraprendere questo percorso nell’intento di rafforzare ulteriormente il rapporto tra Mutti e il consumatore», ha quindi spiegato Massimo Costa, partner e ceo di Epik. «Si tratta di un cambiamento epocale per la comunicazione in Italia dove i valori della marca sono spesso gli stessi delle persone che la rappresentano. In una nazione come la nostra fatta di grandi aziende familiari, le storie da raccontare sono molte e quindi i valori da rappresentare ancora di più. Grazie ancora a Mutti che ci ha permesso di essere orgogliosi di un prodotto cinematografico di alta qualità che pensiamo possa contribuire a cambiare la comunicazione nel nostro Paese».