15/01/2024
di Annalisa Pomponio

Chiara Ferragni, ecco quanto è costato all’influencer il Pandoro-gate

Sensemakers ha realizzato un’analisi dettagliata degli effetti generati dal caso Balocco sui profili social dell’imprenditrice digitale, dal numero di follower ai post sponsorizzati

L'influencer Chiara Ferragni

Lo scorso 15 dicembre l'Agcm ha sanzionato per oltre 1 milione di euro complessivamente due società riconducibili a Chiara Ferragni e per altri 420mila euro l’azienda dolciaria Balocco per pratica commerciale scorretta: da quel giorno il caso Pandoro-gate, di cui anche noi di Engage abbiamo scritto, ha travolto la celebre influencer.

Le ultime vicende relative ai progetti di beneficenza di Chiara Ferragni hanno mantenuto molto alta l’attenzione sui suoi profili social. Sensemakers ha dunque deciso di realizzarne un’analisi dettagliata grazie ai dati Comscore Shareablee. 

Nello specifico, il suo video di scuse (di cui abbiamo scritto qui) è il contenuto con il maggior numero di interazioni tra i post da lei pubblicati negli ultimi quattro mesi dell’anno (da settembre a dicembre 2023). 

FOLLOWER IN CALO DELL’1% 

In merito al numero di follower, a partire dal 15 dicembre l’influencer ha perso 246mila follower (pari a un calo inferiore all’1% complessivo) ma mantiene una folta fan base di circa 29,5 milioni di follower che sembra quindi solo marginalmente impattata dal “caso Balocco”. 

IL BLOCCO DELLE ATTIVITÀ DI SPONSORIZZAZIONI 

Nei 30 giorni precedenti alla diffusione della prima notizia su questo caso, invece, i profili social di Chiara Ferragni avevano pubblicato 18 post legati ad attività di branded content, prevalentemente su Instagram (90%) e solo in minima parte su TikTok (10%), in collaborazione con 15 aziende (in particolare con Prada, Alpro, Calzedonia e Falconeri). 

Di questi, la maggior parte (12) sono stati pubblicati nelle due settimane di dicembre, in prossimità delle festività e immediatamente prima della pausa social dell’influencer, e hanno generato un volume di dato organico pari a quasi 5 milioni di interazioni, seguendo un pattern di pubblicazioni e di engagement in linea con i primi 15 giorni di dicembre del 2022. Dalla seconda metà del mese si assiste al completo blocco delle attività di sponsorizzazioni, a fronte di 15 post adv pubblicati nello stesso periodo nel 2022. 

Estendendo l’analisi delle attività di branded content all’intero 2023 si osserva come (ad eccezione del mese di agosto) sia in termini di sponsor coinvolti (53 brand) sia in termini di contenuti pubblicati (175 post brandizzati), tutti i mesi sono densi di attività con un picco a settembre, che ha visto coinvolto aziende come Tommy Hilfiger, Prada e Pigna.  La piattaforma privilegiata per le attività di adv è sempre Instagram (97%), con un presidio ridotto su TikTok (che pesa per il 3%). 

Dei 53 brand coinvolti, ai primi posti per numero di attività di branded content, emergono alcune tra le più importanti aziende del lusso e del fashion a livello mondiale (Dior, Louis Vuitton, Gucci, vari brand del gruppo Oniverse) e brand di cui Chiara Ferragni è Ambassador (Pantene), oltre alla collaborazione con Amazon Prime Video che nel 2023 ha trasmesso la seconda stagione di “The Ferragnez”. 

Il primo quarter del 2023, caratterizzato anche dalla partecipazione al Festival di Sanremo, aveva coinvolto oltre 20 aziende dei settori fashion e beauty, per le quali erano stati pubblicati 46 post brandizzati (pari al 26% dell’attività di branded content annuale). 

Di recente il gruppo italiano Safilo ha annunciato l’interruzione dell’accordo di licenza con Chiara Ferragni per la produzione, il design e la distribuzione di occhiali da sole e da vista a marchio dell’influencer (leggi qui l'articolo). Dopo Safilo è stata la volta di Coca-Cola: la multinazionale aveva scelto Chiara Ferragni come testimonial del prossimo spot che sarebbe andato in onda alla fine di gennaio ma dopo il caso Balocco sarebbe tornata sui suoi passi. Mentre Monnalisa, marchio di abiti per bambini, con cui l’imprenditrice digitale collabora da anni, sta valutando la possibilità di interrompere la collaborazione con Chiara Ferragni sulla scia del cosiddetto “Pandoro-gate”.

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