“Oggi online e offline non sono mai stati così vicini”. Benvenuti quindi nel Metaverse, termine coniato da Neal Stephenson in Snow Crash e che oggi più che mai diventa qualcosa di reale.
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Si apre su queste poche parole la 18esima edizione di IAB Forum, la prima interamente digitale.
Presentato da Monica Peruzzi, giornalista Sky, l’evento si è aperto con l’ormai consueto benvenuto del Presidente di IAB Italia, Carlo Noseda, che ha non solo ha ricordato come si svolgerà la prima edizione “fully digital” dell’appuntamento annuale organizzato dall’Associazione, ma ha posto subito l’accento sul “cambiamento che stiamo vivendo”, ha detto il Presidente.
Personaggi nazionali e internazionali invitati per tracciare i contorni di questa new normal e di quello che sarà il prossimo futuro.
Un futuro vessato dalla crisi, ma entro il quale il digitale può veramente creare valore, soprattutto economico, oltre che in termini di miglioramento della qualità della vita.
Partendo da un’overview su quello che è l’IAB Italia oggi, Noseda - che non manca di rimarcare il “raggiungimento della maggiore età” di IAB Forum - porta da subito l’attenzione si quanto l’Associazione sia cresciuta “enormemente” in questi anni, e non solo in termini di offerta e servizi dedicati agli associati, ma anche per “il livello delle relazioni instaurate con le Istituzioni, che sono sempre più costruttive e continuative”, ha detto il Presidente.
Fiore all’occhiello dell’Associazione è IAB Academy, “che porta ogni giorno tantissima formazione all’interno delle aziende che operano nel nostro Paese”, ha detto ancora Noseda, accendendo il primo faro su un altro grande tema dell’attualità dell’Italia, la necessità di competenza per evolvere e crescere in uno scenario che chiama tutti a sempre maggiori sforzi per rendere reale quel Metaverse di cui - con il Covid-19 che imperversa - abbiamo tutti bisogno per non sprecare le opportunità che la crisi - nella sua tragicità - ci sta comunque offrendo in termini di evoluzione e sviluppo.
Il digitale, in questo contesto, e più che mai nei mesi scorsi, ha dimostrato di essere “diventato maturo” ha detto il Presidente Noseda. "Ha saputo fare del bene in questi mesi, e ha permesso anche di accelerare il Paese”.
Se tanti cambiamenti si sono registrati a livello macro, però, viene da chiedersi quanto l’industry al cuore dell’Associazione, quella dell’internet advertising, sia cresciuta a sua volta.
“Parliamo di una industry che cresce anno dopo anno”, ha spiegato Noseda, “così come il digitale che diventa sempre più centrale nella vita di tutti e nelle aziende. La nostra è una industry che vale circa 3 miliardi di euro e vanta al suo interno oltre 200 mila addetti a livello nazionale. Tutte persone accomunate dalle stesse caratteristiche: amano la creatività, l’innovazione e mostrano una grande propensione al cambiamento”.
Da qui il messaggio con cui il Presidente intende spronare il settore ad alzare la testa: “Abbiamo tutti una grande responsabilità in questo momento, dobbiamo essere attori protagonisti di questo cambiamento, coinvolgendo aziende e persone per allontanare sempre più lo spettro del digital divide, che rischia oggi più che mai di allargarsi in misura ancora maggiore”.
IAB Forum 2020 ribadisce dunque con forza quanto on e offline non esistano quasi più l’uno senza l’altro, ma anche quanto questo nuovo ambiente tra virtuale e reale abbia bisogno di regole, “ha bisogno di essere capito, di essere compreso, per poterne sfruttare le opportunità. Da qui la scelta operata per questa edizione del Forum”, aggiunge ancora Noseda.
Ultimo ma non ultimo elemento messo in luce dal Presidente è l’importanza di un’infrastruttura che regga questo particolare sviluppo: “Le digital highways sono al cuore di questa evoluzione. Il rapporto DESI (Indice di digitalizzazione dell'economia e della società, ndr) della Commissione Europea ci posiziona al 17esimo posto, non una posizione di prima linea, ma che denota una tendenza positiva in Italia. Siamo poco al di sotto delle medie europee, che sono pari al 34% di copertura nazionale: l’Italia è attualmente al 30%, ma la promessa di Open Fiber è quella di avere entro il 2023, 20 milioni di famiglie FTTH cablate. Quindi, connessioni in aumento, tendenza positiva e di sicuro il momento che stiamo vivendo ha contribuito a quella accelerazione di cui si sentiva il bisogno”.
CARLO NOSEDA “INCONTRA” IL MINISTRO PAOLA PISANO
Prima ospite della mattinata di lavori di IAB Forum è stata il Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, Paola Pisano, ologrammata negli studi di Milano di fronte al Presidente Carlo Noseda grazie alla tecnologia 5G di Vodafone, partner della manifestazione.
Il Ministro entra subito nel vivo della questione ponendo l’accento sull’importanza delle competenze necessarie per far progredire il Paese.
“Le competenze digitali sono la base su cui fondare la trasformazione tecnologica e la digitalizzazione del Paese. È per noi, quindi, estremamente importante”, ha sottolineato, riportando poi all’attenzione i dati dell’indicatore DESI: “Anche quest’anno il rapporto ha sottolineato alcune importanti carenze dell’Italia, e una tra tutte è individuata nell’ambito delle competenze digitali dei cittadini italiani. A livello europeo, in questo segmento, siamo posizionati come fanalino di coda, ecco perché è importante inserire all’interno della nostra società sia dei programmi di formazione di base sia prevedere dei programmi di up-skilling e di re-skilling per quanti hanno già competenze avanzate ma non complete. Da qui la scelta di unire le forze con il Ministero dell’Istruzione e a quello dell’Università e della Ricerca, per riuscire a ricavare uno spazio all’interno del percorso scolastico per materie come il pensiero computazionale, la digitalizzazione, la logica, e di permettere a tutti di imparare da subito questi nuovi linguaggi, alla stregua di come permettiamo alle giovani leve di imparare nuove lingue o declinazioni dei verbi in latino”, ha detto il Ministro.
Carlo Noseda intervista il Ministro Paola Pisano
L’impegno del Governo nel permettere l’accesso alla formazione necessaria per dare slancio al Paese, è certo un progetto di lungo periodo, a cui però vanno affiancate azioni più immediate, che abbiano l’obiettivo di formare persone e aziende “all’utilizzo di questi nuovi strumenti e a esserne consapevoli”, ha detto il Ministro.
Ma non solo formazione. Al centro dell’intervento del Ministro anche l’utilizzo di parte dei fondi del Recovery Found per accelerare e sostenere la digitalizzazione del Paese e della Pubblica Amministrazione, l’importanza della Cyber Security per l’accesso di tutti alla dimensione digitale, e infine, l’interoperabilità dei dati e l’avvio dei servizi digitali al cittadino.
Questa la road map per digitalizzare l’Italia, un processo che entrerà nel vivo presto ed esattemente il 28 febbraio 2021. Parliamo della migrazione digitale dei sistemi della Pubblica Amministrazione accessibili poi attraverso la chiave unica di accesso Spid, l’identità digitale del cittadino.
Tre gli step che la PA si trova ad affrontare: accesso ai servizi da parte del cittadino attraverso la chiave unica, l’integrazione dei servizi con il sistema di pagamento PagoPA e, infine, la migrazione di tutti i servizi sull’app IO, novità lanciata di recente e attraverso la quale i cittadini potranno accedere con Spid a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione in un unico luogo.
Di sforzi, anche a livello Paese se ne stanno dunque compiendo tanti. Sforzi spesso anticipati dalle stesse grandi aziende italiane e non solo, come hanno dimostrato gli interventi dei tanti relatori (vedi qui chi ha partecipato) che sono seguiti nella mattinata e che hanno testimoniato quanto “cambiare è possibile” e quanto il futuribile può essere “già presente” con strumenti, competenze e mentalità giusti.