di Simone Freddi

RadioPlus+ Next100: la radio continua a crescere, 100 anni dopo

L’evento organizzato da FCP-Assoradio ha dimostrato che la radio è ancora una piattaforma pubblicitaria potente, in grado di connettere i brand al loro pubblico in modo unico ed efficace

La radio ha recentemente celebrato il suo centenario, eppure dimostra di essere ancora oggi un mezzo insostituibile nel panorama mediatico. Durante l'evento RadioPlus+ Next100, organizzato da FCP-Assoradio presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, si è messo in luce come questo mezzo, pur con 100 anni di storia alle spalle, continui a essere un punto di riferimento per aziende e pubblicitari. L'incontro ha offerto uno sguardo dettagliato sull'evoluzione della radio e il suo potenziale come strumento pubblicitario.

Massimo Martellini, presidente di FCP, e Monica Gallerini, Presidente di Fcp-Assoradio, hanno aperto l'evento, delineando i temi chiave e sottolineando come la radio continui a evolversi, mantenendo il suo ruolo centrale nel mondo dei media. Roberto Binaghi, Ceo di Mindshare, e Federica Setti, Chief Research Officer di GroupM, hanno poi presentato i dieci motivi per cui la radio dovrebbe essere inclusa nelle strategie pubblicitarie delle aziende, enfatizzando la capacità del mezzo di generare vendite rilevanti, con tassi di conversione significativamente più alti rispetto al peso del medium nel media mix.

Con una base di 35,3 milioni di ascoltatori nel giorno medio e una forte penetrazione nel target 25-54 anni, la radio insomma non solo intrattiene ma anche rende in termini pubblicitari.

La ricerca del Politecnico: La forza della radio in auto

Uno dei temi centrali emersi durante RadioPlus+ Next100 è l'importanza dell'ascolto in auto. Una ricerca condotta in collaborazione con il Politecnico di Milano ha rivelato come la creatività e la qualità dei contenuti radiofonici siano in grado di catturare l'attenzione degli ascoltatori in maniera più efficace rispetto ad altre modalità di fruizione, specialmente durante la guida. Lucio Lamberti, ordinario di Marketing Analytics ha illustrato i risultati dello studio: la radio lineare e i programmi parlati si sono rivelati più efficaci nel recall pubblicitario rispetto alle playlist on-demand, grazie alla capacità di coinvolgere cognitivamente l'ascoltatore. Creatività caratterizzate da musiche impattanti e ritornelli orecchiabili accrescono ulteriormente la brand awareness e l'efficacia della pubblicità radiofonica.

Le migliori campagne: vincono A2A e Serviceplan

Un altro momento clou dell'evento è stata la premiazione delle migliori campagne radiofoniche dell’anno con la sezione "La Radio Premia". un riconoscimento che celebra non solo le aziende che meglio hanno investito nella pubblicità radiofonica, ma che evidenzia anche il ruolo cruciale delle agenzie creative. Il terzo premio è andato a Mercedes con BBDO, il secondo a Pasta Garofalo e alla sua agenzia Naïve, mentre il primo posto è stato appannaggio di A2A e Serviceplan Italia per la campagna “Life is circle”, caratterizzata basata sulla reinterpretazione del brano di Nada "Amore disperato".

Le campagne premiate si sono distinte per la loro capacità di unire innovazione, creatività e orecchiabilità, rendendo lo spot non solo memorabile, ma anche efficace. Monica Gallerini ha commentato in proposito: “Abbiamo premiato tre campagne che hanno saputo unire innovazione, creatività e orecchiabilità. Questi spot rappresentano al meglio ciò che un buon messaggio radiofonico deve fare: coinvolgere e accompagnare naturalmente l'ascoltatore".

scopri altri contenuti su

ARTICOLI CORRELATI