La pubblicità video è uno dei principali driver dell’advertising online: grazie a una crescita del 50% media nell’ultimo triennio, il comparto varrà nell’intero 2014 una cifra vicina ai 275 milioni di euro.
E’ quanto dicono le stime, illustrate allo IAB Seminar, dell’Osservatorio New Media & New Internet del Politecnico di Milano, che per il video adv prevede una ulteriore crescita nei prossimi anni fino ad arrivare nel 2018 a valere un quarto del valore totale della pubblicità online.
Il motivo è chiaro: le aziende stanno adottando un approccio sempre più “agnostico” verso il tipo di schermo, puntando a intercettare utenti che sempre più spesso consumano contenuti video online, sia da pc che in mobilità, piuttosto che davanti alla televisione.
Attorno a questo tema caldo, su Engage mag 24-25 abbiamo raccolto i pareri dei protagonisi del settore. La parola ad Alberto Gugliada, chief executive officer di tg|adv.
L'immagine dice più di mille parole: ne è convinto Alberto Gugliada, chief executive officer di tg|adv, secondo il quale il successo del video advertising sta proprio nella sua capacità di raccontare storie per immagini e di coinvolgere in pochi secondi. Ricca e in costante crescita la “famiglia” di formati responsive messa a disposizione dei clienti della concessionaria.
Quali sono le tendenze più interessanti oggi nel campo del video advertising?
«I trend più interessanti risiedono nella qualità del prodotto. Sono finiti i tempi nei quali si “copia-incollava” il contenuto dall’off screen all’on screen. Oggi la pubblicità video ha raggiunto livelli che si allontanano di poco dalle produzioni cinematografiche e i formati sono ideati e realizzati tenendo il timone ben saldo verso uno storytelling che sappia esplodere nel suo picco d’engagement in pochi secondi, portando l’utente esattamente dove vogliamo che clicchi o scorra. È un’arte il video advertising, e come tale deve essere approcciata. Questo è ciò che ci spinge nella nostra mission creativa e che è sempre più apprezzato dai nostri clienti, stufi di un video advertising privo di una storia da raccontare, prima che d’impatto».
Perché il video online, negli ultimi anni, ha avuto tanto successo come strumento di comunicazione e di promozione?
«Il perché è semplice: l’uomo è da sempre affascinato dalla comunicazione per immagini e il trend, soprattutto social, ci insegna che giorno dopo giorno l’immagine sta soppiantando la lettera in un gioco di condivisioni virali. L’immagine, in questo caso il video, affascina sia il consumer che il prosumer e anche le aziende, che si trovano sempre di più a sedersi accanto al regista per produzioni che nulla hanno da invidiare a quelle cinematografiche. Insomma, è sempre più vero che l’immagine può dire più di mille parole».
Quali sono le novità o comunuque più in generale i servizi offerti dalla concessionaria tg|adv nel campo del video advertising?
«Siamo impegnati nello sviluppo di formati 100% responsive, che abbiano quindi pari efficacia su diversi device, raggiungendo con lo stesso impatto chi consulta lo smartphone, chi è davanti al computer o chi naviga con il tablet. Questa è la missione di EVA (Engagement Video Advertising, ndr), dedicato al target femminile, e degli altri formati come Sapiens 2.0, per il target maschile, e Popcorn, per il circuito cinematografico. Ma la “famiglia” è in costante crescita. tg|adv ricerca e mette in pratica il miglior modo di veicolare un contenuto pubblicitario sugli schermi dei naviganti italiani, risultando al contempo efficaci e il meno invasivi possibile».
Veniamo ai primi sei mesi di quest'anno: quali risultati avete raggiunto, e quali gli obiettivi per la chiusura ormai prossima del 2014?
«tg|adv ha chiuso il primo semestre con una forte crescita di mercato dovuta alla qualità delle scelte realizzate e dei prodotti commercializzati. Riteniamo che la fine dell’anno sia un po’ particolare, ma pensiamo comunque che tg|adv possa chiudere in netta crescita rispetto al 2013 e, in ogni caso, considerevolmente sopra la media di mercato. Questo grazie a una serie di iniziative che sono state messe in atto nel corso dell’anno, sia dal punto di vista dell’organizzazione interna del commerciale e del marketing, sia per quanto riguarda i prodotti commercializzati».