Le attività di boicottaggio pubblicitario condotte da decine di grandi brand su Facebook a luglio sembrerebbero non avere intaccato il business del social, che nel terzo trimestre ha registrato una robusta crescita, maggiore di quella dei tre mesi precedenti. Una crescita trainata da un effetto della pandemia, ossia l’apertura di tantissime aziende di varie dimensioni al commercio elettronico, “principale verticale pubblicitario” di Facebook, come lo stesso social ha dichiarato in occasione della comunicazione dei dati di bilancio.
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Bilancio che ha visto chiudere il terzo trimestre 2020 con 21,5 miliardi di dollari di fatturato. Un dato positivo, in crescita del 22% anno su anno, che ha superato le aspettative del mercato ferme a 19,8 miliardi.
Un segno che il social ha iniziato a riprendersi dal momento di crisi segnato dal Coronavirus, anche e soprattutto grazie ai ricavi pubblicitari: il social ha totalizzato 21,2 miliardi di raccolta adv, dato anch'esso in crescita del 22%.
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Aumentano anche gli utenti attivi giornalieri, +12% a 1,82 miliardi, e lo stesso trend di crescita si riscontra per quelli mensili, a 2,74 miliardi. Numeri positivi su cui però pesa un calo del numero della fan base nella regione USA e Canada rispetto al trimestre precedente. Un calo che Facebook attribuisce all’elevata crescita riscontrata nel Q2 a causa della pandemia, e che secondo il social proseguirà nel prossimo trimestre. In Europa il dato è stabile a 305 milioni per gli utenti giornalieri, e in aumento da 410 a 413 milioni per quelli mensili.
La società ha riportato anche un aumento dei ricavi per utente, che globalmente hanno raggiunto i 7,89 dollari rispetto ai 7,05 del Q2 (in Europa si è passati dall’11,03 a 12,41 dollari).
Quanto al futuro, la pandemia pone ancora varie incertezze, e non solo lei. Nella nota di bilancio, la società non ha voluto rilasciare previsioni sul business 2021, ma ha sottolineato come alcuni ostacoli potrebbero venire da un rallentamento della crescita dell’ecommerce dopo il boom di questi mesi, nonché da un’evoluzione del panorama delle regolamentazioni pubblicitarie, e dai recenti cambiamenti per la privacy annunciati sui software di iPhone, che potrebbero avere un impatto notevole sul business di Facebook Audience Network.