Gedi sta lavorando alla cessione delle sue testate del Nord-Est: sul mercato ci sono il Mattino di Padova, La Nuova di Venezia, la Tribuna di Treviso, il Corriere delle Alpi, Il Messaggero Veneto e Il Piccolo. E a questo gruppo di giornali si aggiungerebbe anche la Gazzetta di Mantova.
In una riunione chiesta all'azienda dal Coordinamento dei Cdr dei giornali del gruppo dopo le notizie, non smentite, di trattative con gruppi interessati all'acquisizione del gruppo di testate, l’a.d. Maurizio Scanavino ha ammesso che l'azienda è pronta “a valutare offerte in base a quanto e chi", pur negando che al momento vi siano trattive formali in corso.
Nella riunione, riporta il CdR, Scanavino avrebbe spiegato che “nel tempo sono arrivate varie manifestazioni di interesse per il Nordest” e che “ultimamente le richieste di contatto” arrivate a Fabiano Begal, Amministratore Delegato della divisione Stampa e Quotidiani Locali di Gedi News Network, “sono state più frequenti e serie. Può succedere che qualcosa possa manifestarsi con offerta significativa e dovremo valutare da chi arriverà e quale sarà l’offerta”.
Gedi starebbe quindi verificando i possibili acquirenti. Tra i nomi che circolano sulla stampa c’è una cordata di imprenditori friulani con a capo la famiglia Pozzo, che sarebbe interessata in particolare al Messaggero Veneto. Ma Gedi preferirebbe vendere tutto il pacchetto dei quotidiani veneti (Mattino di Padova, Tribuna di Treviso e Nuova Venezia, Corriere delle Alpi) insieme al Messaggero Veneto e al Piccolo con cui sono strettamente interconnessi per piattaforme tecnologiche, sinergie e pubblicità. Si fa largo inoltre la voce di un'altra cordata che si starebbe formando intorno alla Banca Finint. Figura chiave in questo caso è quella di Enrico Marchi, presidente dell'istituto finanziario nonché presidente e a.d. del Gruppo Save, attivo nel mondo aeronautico e aeroportuale nel Nord Est. Su la Gazzetta di Mantova sarebbe invece attivo l’interesse del Gruppo Athesis (L'Arena, Il Giornale di Vicenza, Bresciaoggi).
Dopo avere ceduto due anni fa alla Sae di Alberto Leonardis Tirreno, Gazzetta di Modena, Gazzetta di Reggio, Nuova Ferrara e poi La Nuova Sardegna, Gedi sarebbe dunque pronta a disfarsi anche del grosso di quanto le rimane nella stampa locale (al gruppo controllato dalla Exor della famiglia Agnelli resterebbero solo La Provincia Pavese e la Sentinella del Canavese di Ivrea). Ad agitare il quadro ci sono poi ulteriori voci, tra cui quella circolata neller scorse settimane circa una trattativa intavolata dalla società per la vendita addirittura di Repubblica a Danilo Iervolino, patron della Salernitana e già nuovo editore de L’Espresso. La vendita – sulla base di circa 60 milioni di euro, secondo indiscrezioni – non sarebbe andata a buon fine per due motivi: il debito troppo alto del giornale e una redazione considerata troppo combattiva.
Rispondendo alle forti preoccupazioni espresse dai giornalisti, che temono un "disimpegno dal settore editoriale a favore dell’ infotainment, verso il quale sono invece stati indirizzati molti investimenti" e hanno indetto uno sciopero di tutte le testate per il 17 febbraio, l’azienda dal canto suo rivendica alcuni risultati, come essere divenuta “leader italiano nel digitale, sui social, nei podcast e negli eventi tematici sul territorio, ma anche protagonista nel comparto della stampa tradizionale, come dimostrano i successi di Limes e del settimanale D, a cui si aggiunge il prossimo lancio di Door”, la nuova testata su design e lifestyle che debutterà ad aprile. "Gedi" ha detto la proprietà “assicura la prosecuzione della sua strategia di sviluppo, volta a rafforzare il Gruppo attraverso iniziative ambiziose e lungimiranti”.