Manca solo il crisma dell’ufficialità ma i giochi a questo punto paiono fatti. Dalla stagione 2021-2022 la Champions League sarà trasmessa in Italia da Sky, Mediaset e Amazon Prime Video.
La piattaforma OTT è dunque la grande novità della prossima stagione del più importante torneo continentale per club. Il pacchetto che il colosso di Jeff Bezos si è assicurato per 80 milioni di euro all'anno dovrebbe riguardare le 16 migliori gare del mercoledì più la finale di Supercoppa europea.
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I diritti sono stati acquisiti in esclusiva (e così per tutti i pacchetti messi all’asta) e dunque se Amazon non cederà ad altri la possibilità di trasmettere le partite, i telespettatori italiani le potranno vedere solo su Prime Video.
A Sky e Mediaset vanno invece i pacchetti restanti, quello per le 16 migliori gare del martedì, quello per la sola finale e quello per le restanti 104 gare della competizione.
Il primo e il secondo dovrebbero essere stati assegnati a Mediaset (l’offerta per il primo si sarebbe aggirata intorno ai 43 milioni di euro), il terzo invece a Sky per poco più di 100 milioni di euro. In questo modo la società italiana e il gruppo che fa capo a Comcast continueranno a trasmettere la Champions come avviene già oggi.
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Nel triennio precedente Sky si era aggiudicata tutti i diritti per il periodo 2018-2021 versando circa 270 milioni di euro all’anno.
La grande delusa da questa battaglia per i diritti della Champions League è Dazn, che fino a poco tempo fa era data infatti come favorita per l’acquisizione del pacchetto più sostanzioso da 104 partite. La Rai invece non ha presentato alcuna offerta.