L’Espresso, al via dal 1 luglio la nuova era targata Bfc Media. Anche TV e Radio nel progetto di rilancio
Firmato il contratto di cessione definitivo: il settimanale passa da Gedi all'editore fondato da Denis Masetti e controllato da Danilo Iervolino
L’Espresso lascia il gruppo Gedi ed entra in quello di Bfc Media, la società editoriale fondata da Denis Masetti e controllata dall’imprenditore campano Danilo Iervolino. Oggi è stato infatti firmato il contratto di cessione definitivo, con decorrenza degli effetti dal 1 luglio 2022, dopo la rinuncia da parte del Governo Draghi all’esercizio della Golden Power, che aveva costituito finora la condizione sospensiva alla definitiva firma.
Con il closing, Bfc Media porta dunque a termine un’operazione dal forte valore simbolico, oltre che industriale, prendendo le redini di uno dei principali settimanali italiani, fondato nel 1955 da Arrigo Benedetti ed Eugenio Scalfari. Sotto la nuova gestione, L’Espresso sarà al centro di un progetto di rilancio, guidato dall’amministratore delegato Marco Forlani, che prevede il consolidamento e lo sviluppo del settimanale, accompagnato da una forte spinta multimediale che include web, radio e tv.
Per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria, che sarà gestita dalla struttura interna di Bfc Media, l’obiettivo è quello di incrementare la presenza di annunci sia sul mensile sia sugli altri asset, confermando la capacità di gestire e sviluppare marchi affermati già dimostrata dall’editore con Forbes. Il primo numero de L’Espresso sotto la gestione di Bfc (il 10 luglio in edicola) avrà oltre 20 pagine di inserito pubblicitario, “una media che contiamo di mantenere”, fa sapere l’editore a Engage.
BFC Media: i numeri dell’operazione L’espresso
L’atto di cessione include tre rami d’azienda: il settimanale L’Espresso, il periodico Le Guide de L’Espresso e i relativi asset editoriali e digitali, per un valore complessivo di 4,5 milioni di euro, da corrispondere in due tranche (la prima da 2,8 milioni all’atto del closing, la seconda entro il 31 agosto 2022).
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L’operazione è avvenuta attraverso la newco L’Espresso Media Srl, controllata al 51% da Bfc Media e al 49% da Idi di Danilo Iervolino, costituita per l’occasione negli scorsi mesi e già firmataria del contratto preliminare del 5 maggio scorso.
L’operazione è stata interamente autofinanziata dai soci Bfc Media e Idi. I rami d’azienda vengono acquisiti senza debiti, né crediti. Nel 2021 il settimanale L’Espresso ha realizzato ricavi per circa 10 milioni di euro, con un Ebitda margin allineato a quello delle testate edite da Bfc Media.
Per confermare la sinergia tra Bfc Media e la controllata L’Espresso Media Srl, il consiglio di amministrazione è stato replicato in toto, confermando la fiducia dell’azionista Danilo Iervolino, al presidente Denis Masetti, all’amministratore delegato Marco Forlani e ai consiglieri Mirko Bertucci, Mario Rosario Miele, Maurizio Milan, Massimiliano Muneghina, Paola Picilli, Alessandro Mauro Rossi.
L'acquisizione de L'Espresso conferma la volontà di crescita nel mercato editoriale di Bfc Media, che nel 2021 ha chiuso l'esercizio con ricavi consolidati superiori a 16 milioni di euro, +47% rispetto all’anno precedente. L’Espresso si aggiunge alle altre testate del gruppo, tra cui Forbes, Bluerating e Robb Report, ai siti web che contano oltre 4 milioni di utenti unici mensili, alle due televisioni, Bike e BFC Video, in onda sulla piattaforma Sky e sul digitale terrestre, oltre alle altre testate di settore, agli eventi, alla forte presenza sui social con oltre 2 milioni di follower.
L’Espresso: sedi a Milano e Roma, in allestimento uno studio di produzione
In segno di continuità con la precedente gestione, alla direzione de L’Espresso è confermato Lirio Abbate, che lo scorso marzo aveva sostituito il dimissionario Marco Damilano. Così come, fa sapere Bfc Media, confermati sono le redazioni di Roma e di Milano e il parco collaboratori che “si integreranno con tutto il sistema multimediale di Bfc Media”.
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Confermato anche l’organico di grafici e impiegati attualmente presenti, che lavoreranno in sedi prestigiose a Roma, in Via in Lucina 17, e a Milano, in via Galvani 24, al 9° piano del Palacom, mentre è in corso l’allestimento di un apposito spazio di oltre 400 metri quadrati che ospiterà le tecnologie per la produzione di contenuti destinati a radio, tv e web.
Il nuovo sistema multimediale de L’Espresso
Il progetto di Bfc Media per L’Espresso, che richiederà ancora qualche mese per andare a pieno regime, prevede un consolidamento (le inchieste resteranno il cuore e la forza del giornale) e uno sviluppo, con un aumento di foliazione per il magazine e un nuovo progetto grafico. Il magazine, che continuerà ad essere distribuito in edicola insieme all’edizione domenicale di La Repubblica e da solo gli altri giorni della settimana, sarà soltanto uno dei media che comporranno il sistema multimediale de L’Espresso. Il sito lespresso.it sarà un hub di contenuti, arricchiti quotidianamente, in cui confluiranno i contributi prodotti da una redazione dedicata, a cui si aggiungeranno quelli del settimanale, i podcast e i video.
Il sistema multimediale de L’Espresso, nel giro di pochi mesi, genererà una programmazione di podcast e una serie di format video che troveranno casa, come compimento del progetto, ne L’Espresso Radio, una talk radio dove sarà possibile ascoltare dibattiti e confronti partecipativi e in una tv, L’Espresso TV, dove, sulla piattaforma Sky e su quella del DTT, oltre ai notiziari, andranno in onda format di approfondimento.