Mediaset, ok al trasferimento in Olanda. Confalonieri: «Crescita record per la pubblicità record nel 2° trimestre»
Via libera dall'assise alla “nuova” capogruppo, la base per i piani di sviluppo internazionali del broadcaster, al nuovo Cda, al bilancio 2020 e al dividendo straordinario di 0,3 euro per azione
L’assemblea degli azionisti di Mediaset dà il via libera al trasferimento della sede non fiscale della capogruppo in Olanda. E lo fa anche grazie al voto favorevole Vivendi, che dopo la “pace” raggiunta a inizio maggio ha votato a favore insieme alla controllante Fininvest.
Le azioni Mediaset continueranno a essere quotate alla Borsa Italiana e la residenza fiscale di Mediaset, così come l'amministrazione centrale, rimarranno in Italia", spiega Mediaset in una nota. La “nuova” capogruppo sarà invece la base per i piani di sviluppo internazionali della società che fa capo alla famiglia Berlusconi.
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Via libera dell'assise anche al nuovo Cda, alla conferma di Fedele Confalonieri alla presidenza, al bilancio 2020 e al dividendo straordinario di 0,3 euro per azione, che tra l'altro rende meno dolorosa la progressiva uscita del gruppo media francesi dal Biscione.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione del Biscione, tratto dalla lista di Fininvest con oltre il 44% del capitale sociale e da quella dei fondi, mentre Vivendi non ha presentato candidati, è composto da Fedele Confalonieri, Pier Silvio Berlusconi, Marco Giordani, Gina Nieri, Niccolò Querci, Stefano Sala, Marina Berlusconi, Danilo Pellegrino, Carlo Secchi, Marina Brogi, Alessandra Piccinino, Stefania Bariatti, Giulio Gallazzi, Costanza Esclapon de Villeneuve e Raffaele Cappiello.
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In parte straordinaria l'assemblea di Mediaset ha dunque approvato la proposta di trasferimento della sede legale della società ad Amsterdam “da realizzarsi mediante adozione della forma giuridica di una 'naamloze vennootschap' regolata dal diritto olandese e di un nuovo statuto”. Hanno partecipato all’assise azionisti per delega per un numero di azioni pari all'81,81% del capitale sociale, con il 95,57% delle azioni rappresentate che ha votato a favore della proposta.
Confalonieri: «Pubblicità raddoppiata ad aprile e maggio»
Per Mediaset è rilevante la necessità "di rimettere mano, portandolo alla formalizzazione, al progetto del broadcaster internazionale, partendo da un presupposto fondamentale: nel mondo dei media la dimensione aziendale conta sempre di più nelle dinamiche competitive internazionali”, ha detto Fedele Confalonieri durante i lavori dell'assemblea.
La raccolta pubblicitaria di Mediaset in Italia nei mesi di aprile e maggio è “praticamente raddoppiata” rispetto agli stessi mesi del 2020, fortemente colpiti dal lockdown. “Quanto all'evoluzione della raccolta, possiamo anticipare che anche il primo e il secondo trimestre del 2021 hanno avuto una performance positiva, anzi più che positiva: il primo trimestre ha segnato una crescita del 6,1%, contro un mercato in calo dell’1,4%, mentre il secondo è un trimestre da record: i dati non sono ancora consolidati e ufficiali, ma aprile e maggio hanno praticamente raddoppiato la raccolta del 2020. Quattro trimestri in sequenza positiva sono una chiara dimostrazione della resilienza e della solidità della posizione competitiva di mediaset sul mercato”.
Sulla questione della cessione della banda 700 Megahertz "è a tutti noto che a fine giugno 2022 tale banda, utilizzata oggi dai servizi radiotelevisivi, dovrà essere liberata per consentire alle società di telecomunicazione di avviare la transizione al 5G: i ritardi importanti, accumulatisi con il precedente governo, stanno mettendo sotto pressione i broadcaster, che vedono accorciarsi i tempi di un'ordinata migrazione verso standard di trasmissione più premianti, che consentiranno loro la medesima ricchezza editoriale, nonostante la riduzione del 30% dello spettro disponibile". Secondo Confalonieri, “la data di cessione della banda per l'anno prossimo non è in discussione, ma si deve consentire ai broadcaster la flessibilità delle azioni per arrivarci, preservando business, utenti e competitività di piattaforma. Al ministero dello Sviluppo economico ci hanno garantito velocità e incisività e confidiamo nel loro impegno”.