MFE: la raccolta pubblicitaria cresce del 2% nel primo trimestre 2022
Approvato dal CdA il bilancio 2021, ora il gruppo MediaForEurope punta a ottenere, anche per l’esercizio 2022, risultati economici e una generazione di cassa positivi
Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo MFE - MediaForEurope - questa la denominazione assunta lo scorso novembre da Mediaset - approva all’unanimità i risultati economici relativi all’anno 2021 (anticipati a inizio marzo 2022) e comunica ottimi andamenti nel primo trimestre 2022 con la raccolta pubblicitaria in crescita del 2% nel primo trimestre 2022.
I risultati approvati sono: utile netto di 374,1 milioni (+169%), ebit rettificato di 475,6 milioni (+52,4%), ricavi per 2,91 miliardi di euro (+10,5%).
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La capogruppo MFE chiude il bilancio al 31 dicembre 2021 con un risultato netto d’esercizio positivo di 214,1 milioni di euro rispetto all’utile di 17,0 milioni di euro del 2020.
A fronte di questo, il CdA del gruppo - guidato dall’Amministratore Delegato Pier Silvio Berlusconi - ha proposto all'assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,05 euro sia per la categoria di azioni A sia per la categoria di azioni B.
“L’ammontare complessivo del dividendo proposto e, conseguentemente, l’ammontare residuo degli utili da destinare a riserva, varierà in funzione del numero di azioni in circolazione alla data di stacco delle cedole”, che sarà presumibilmente a settembre e, comunque, non oltre il mese di novembre: questo perché l'offerta pubblica di acquisto e scambio su Mediaset España prevede l'assegnazione di una parte del corrispettivo in azioni A di nuova emissione.
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L'assemblea di MFE ha anche approvato la delega al CdA per l'emissione dei nuovi titoli che avverrà in rapporto alle adesioni ricevute.
La visione sul prossimo futuro di MFE
Nel corso dei primi mesi del 2022, caratterizzati dalla progressiva stabilizzazione dell’emergenza pandemica, il contesto generale ha registrato l’improvvisa escalation della crisi geo-politica internazionale che a fine febbraio è sfociata nell’intervento militare russo in Ucraina.
Tale evento, che ha determinato l’adozione da parte della comunità internazionale di misure economiche sanzionatorie verso la Russia, ha ulteriormente innescato forti spinte inflazionistiche già in atto, che interessano in particolare le materie prime energetiche e alimentari. E pur in un contesto di imprevedibilità circa l’evoluzione del conflitto, ciò ha generato un immediato processo di revisione al ribasso delle stime annuali di crescita dell’economia dei principali paesi europei.
Ma anche a fronte di tale scenario, MFE non riscontra impatti significativi sull’andamento degli investimenti pubblicitari che in Italia, nel corso del primo trimestre, “sono risultati addirittura in leggera crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente con un andamento che sulle base delle stime interne disponibili risulta migliore rispetto a quello del mercato. Le campagne pubblicitarie programmate per le prossime settimane non registrano, per il momento, slittamenti, cancellazioni o cambiamenti rispetto alle pianificazioni inizialmente previste”, recita una nota dell’azienda.
Su questo, Matteo Cardani, General Manager Marketing di Publitalia, ha poi specificato che la raccolta pubblicitaria in Italia di MFE nel primo trimeste dell'anno in corso è crescita del 2% sullo scorso anno e che ora MFE non sta "perdendo il momento positivo che c'è stato nei primi tre mesi".
Ritornando alla nota finanziaria diffusa, si legge che al momento, grazie "al solido posizionamento editoriale confermato dal positivo andamento degli ascolti televisivi registrato anche nei primi mesi dell’anno, all’elevata quota detenuta nel mercato pubblicitario e alla capacità di adeguare rapidamente i costi all’andamento della raccolta di advertising", il Gruppo MFE punta a ottenere anche per l’esercizio 2022 "risultati economici e una generazione di cassa positivi".