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07/06/2022
di Andrea Salvadori

Microsoft finalizza l’acquisizione di Xandr e pensa a nuove operazioni di mercato nell’adtech

Il colosso di Redmond intende valorizzare l'intera offerta pubblicitaria e non solo la search: dall’ecommerce all’offerta di tv in streaming, dall’area dei giochi a quella degli annunci business-to-business

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Microsoft finalizza l’acquisizione di Xandr annunciata a dicembre e pensa a nuove operazioni di mercato nell’adtech. 

Il colosso di Redmond ha dunque completato l’acquisto di Xandr, il marketplace pubblicitario programmatic prima di proprietà dell’operatore telco statunitense AT&T. I termini finanziari non sono sono stati resi pubblici dai diretti interessati ma, secondo indiscrezioni riportate dalla stampa a stelle e strisce, Microsoft avrebbe messo sul piatto 1 miliardo di dollari. 

Grazie all’ingresso della tecnologia di Xandr, Microsoft intende mettere a punto la sua offerta nell’emergente settore della televisione connessa e diversificare le sue attività nel ramo pubblicitario, non puntando dunque solo sulla search.  

L’acquisizione di Xandr non sarà dunque l’ultima da parte di Microsoft nel comparto pubblicitario, che ha generato nel 2021 10 miliardi di ricavi per il gruppo guidato dal ceo Satya Nadella. "Ci sono settori di business in cui possiamo crescere in modo organico e, onestamente, ci sono aree in cui dovremo crescere in modo inorganico", ha detto Rob Wilk, VP of Microsoft Advertising, intervenendo a maggio al Digital Media Summit di Luma, a New York. 


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La volontà dunque è di valorizzare l'intera offerta pubblicitaria di Microsoft, dall’ecommerce all’offerta di tv in streaming, dall’area dei giochi (è di inizio anno l’acquisizione di Activision Blizzard per 68,7 miliardi di dollari) a quella degli annunci business-to-business. Solo in questo modo Microsoft potrebbe iniziare ad aspirare a diventare uno dei grandi colossi del digital advertising, un settore oggi dominato da Google, Facebook e Amazon. 

Tra le società che potrebbero dunque interessare al gruppo figurano, secondo gli esperti del comparto, realtà come Innovid, un player del video advertising che, una volta integrato, permettere a Microsoft di rafforzare la sua offerta streaming. Stesso discorso per Magnite, la società di programmatic che negli ultimi tempi ha puntato sul business legato alle tv connesse. Microsoft potrebbe anche comprare un player dell’adtech attivo nel settore del video game advertising, così come società in grado di sviluppare l’offerta pubblicitaria di LinkedIn, come avvenuto a inizio marzo con l’ingresso nel gruppo della start up israeliana Oribi, specializzata nella marketing attribution.
 

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