Nell’ambito di una nuova alleanza decennale, Microsoft trasferisce ad AOL (appena acquisita da Verizon) il proprio business della pubblicità display negli Stati Uniti e in altri otto mercati maggiori, Italia inclusa.
Allo stesso tempo, Bing diventerà il motore di ricerca predefinito su tutto il network AOL sia su desktop sia su mobile soppiantando Google, trasferendo di fatto a Microsoft tra l’1 e il 2 per cento del mercato search direttamente dalla market share del competitor.
AOL – che dovrebbe farsi carico anche di circa 1.200 dipendenti della società di Redmond, da ricollocare in gran parte nei reparti commerciali - assume quindi la responsabilità delle vendite di pubblicità su display, dispostivi mobili e video su tutte le media properties di Microsoft, tra cui MSN, Windows, Outlook.com, Skype, Xbox e gli annunci nelle App. I nove mercati sono Stati Uniti, Regno Unito, Canada, Francia, Germania, Italia, Spagna, Giappone e Brasile: oltre il 60% dei fatturati della società provengono da quest’area.
Con questa operazione, l'amministratore delegato di Microsoft, Satya Nadella, ribadisce la sua determinazione nel razionalizzare l’attività dell’azienda, portandola fuori dalle aree più deboli. La volontà di disimpegnarsi dal business della pubblicità è confermata dalla decisione di andare “all-programmatic” negli altri 10 principali mercati, molti dei quali europei, attraverso il proprio partner tecnologico Appnexus, con cui Microsoft rafforza la propria partership e che rimarrà il partner tecnologico per Microsoft in 39 paesi, inclusi i 9 dove Microsoft sarà rappresentata da AOL.
Rientra in questo quadro di rifocalizzazione anche un'altra novità: la vendita da parte di Microsoft a Uber di parte delle sue attività nelle mappe.