Mondadori Media, il Covid "brucia" 1,8 milioni di pubblicità
Le conseguenze dell'epidemia di coronavirus pesano sui conti di Segrate, che registra un risultato netto negativo per 19,1 milioni nei primi tre mesi dell'anno
Le conseguenze dell'epidemia di Coronavirus si fanno sentire sui conti della Mondadori, che ha chiuso il primo trimestre del 2020 con ricavi a 135,3 milioni di euro, in calo del 18,9% rispetto ai 166,8 milioni di euro del primo trimestre 2019 (-17,1% a perimetro omogeneo). In particolare il giro d'affari di Mondadori Media, la società che raggruppa i brand editoriali di Segrate, passa dai 63 milioni del primo trimestre 2019 a 50,3 milioni di euro, in contrazione del 19,6% (-14,8% a perimetro omogeneo), per effetto della chiusura di una parte delle edicole del territorio nazionale e della riduzione della raccolta pubblicitaria. Il gruppo di cui è a.d. Ernesto Mauri segnala che, dopo i primi due mesi del 2020 in linea con le attese, l'andamento del mese di marzo è stato influenzato dagli effetti dell’emergenza sanitaria Covid-19, andando a determinare il risultato del trimestre. Il margine operativo lordo adjusted è passato da 1,7 milioni di euro a un valore negativo di 3,1 milioni. Il risultato netto delle attività in continuità è stato di -19,1 milioni di euro rispetto a -7,9 milioni di euro del primo trimestre 2019. A fine marzo 2020 l’indebitamento netto di Mondadori (ante nuovi principi contabili) era pari a 96,9 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto allo stesso mese dello scorso anno anche per effetto della cessione di Mondadori France, che ha fruttato 62,8 milioni di euro. In un contesto di visibilità ancora incerto in relazione ai diversi scenari macroeconomici e di settore, Mondadori ha rinunciato a formulare una nuova e affidabile guidance.