Antonio Porro, Amministratore Delegato Gruppo Mondadori
Mondadori chiude i primi sei mesi dell’esercizio con ricavi per 355,1 milioni di euro, in aumento del 10,8% rispetto ai 320,4 milioni ottenuti nel primo semestre dell’anno precedente, grazie al contributo di tutte le aree di business e, in particolare, di Libri e Retail. Al netto del consolidamento di D Scuola, i ricavi del gruppo hanno registrato una crescita, su base omogenea, pari al 5,7%.
Il risultato finale è positivo per 2,8 milioni di euro, rispetto ai 4,4 milioni contabilizzati nei primi sei mesi del 2021, periodo in cui il gruppo aveva però beneficiato di componenti fiscali positive non ricorrenti pari a circa 9 milioni di euro. A perimetro omogeneo l'utile netto si attesta a 6,7 milioni di euro. Il margine operativo lordo adjusted è aumentato da 21,5 milioni a 27,6 milioni di euro, la marginalità è crescita dal 6,7% al 7,8%.
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Nel secondo trimestre del 2022, i ricavi di Mondadori sono passati da 175,6 milioni a 202 milioni, mentre il risultato finale di Mondadori è stato positivo per 14,2 milioni di euro, rispetto ai 14,5 milioni contabilizzati nello stesso periodo del 2020.
Sulla base di questi risultati il management di Mondadori ha confermato le stime finanziarie per il 2022. Per l’esercizio in corso il management prevede dunque ricavi in crescita nell’ordine del 5% (mid single-digit) e un Ebitda adjusted in aumento di oltre il 20%. Il risultato netto è previsto in crescita a doppia cifra, mentre il cash flow ordinario è atteso in linea con il 2021.
I risultati dell'area Media
Analizzando le singole aree di business, nel semestre i ricavi dell’area Libri si sono attestati a 196 milioni di euro, in crescita del 16%, mentre l’area Retail ha registrato ricavi per 77,6 milioni di euro, con un incremento di 7,8 milioni di euro (+11,2%).
L’area Media ha quindi ottenuto ricavi per 98,2 milioni di euro, in aumento dell’1%. A portafoglio di brand omogeneo, escludendo quindi l’effetto del deconsolidamento delle testate cedute a fine 2021, la crescita è stata pari al 10%.
Le attività digitali, che rappresentano ormai il 22% dei ricavi complessivi dell’area, hanno mostrato, nel secondo trimestre, una crescita del 22% (+27,5% a parità di brand).
La pubblicità digitale è cresciuta nel semestre del 28% a quota 22 milioni di euro, anche grazie al business di Adkaora, arrivando così a rappresentare il 67% del totale dei ricavi advertising (pari a 33 milioni di euro) contro il 63% del primo semestre 2021.
I ricavi delle attività tradizionali cartacee, escludendo le testate cedute a fine 2021, sono risultate in crescita del 5%.
L’Ebitda adjusted dell’area Media si è attestato a 7,8 milioni di euro, in significativa crescita rispetto ai primi sei mesi del 2021, grazie alla performance molto positiva dell’area print che, nel secondo trimestre, oltre a beneficiare del proseguimento delle misure di contenimento dei costi, ha potuto contabilizzare sia il margine dell’evento del FuoriSalone (che nel 2021 si è svolto nel secondo semestre) sia un credito d’imposta riconosciuto sui consumi della carta che ha consentito di compensare l’incremento del relativo costo sperimentato nel periodo.